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Software

I termini di ricerca più pericolosi nel web

Redazione | 1 Giugno 2009

Social

McAfee esamina le 2.600 parole chiave più ricorrenti nelle ricerche, mostrando quali, a suo avviso, sono le più rischiose ai fini di chi vuole fare spam o phishing, sfruttando la popolarità  di un sito.

Se i motori di ricerca sono un aiuto prezioso a far conoscere un sito al maggior numero di persone, (a patto di una corretta indicizzazione) è anche vero che gli stessi possono essere utilizzati dagli scammer (chi cerca di estorcere denaro sfruttando Internet) e più in generale dalle organizzazioni criminali per portare a termine una frode.

McAfee ha condotto un interessante studio volto a individuare quali sono i termini di ricerca più pericolosi, tra quelli più ricorrenti, che possono cioé dar vita a risultati contenenti link a siti di frode o anche solo di spam. Lo studio vuole valutare che rischio corrono gli utenti quando conducono anche le più comuni ricerche nel web, come ad esempio quella “per i più popolari screen saver”che nel 75% dei risultati è apparsa condurre a a pagine che possono mettere a rischio la sicurezza del vostro computer e del vostro portafoglio.

Anche se la metodologia lascia un po’ a desiderare, e per giunta il fatto che l’analisi sia stata condotta su parole solo in lingua inglese, dalla ricerca qualche consiglio utile i lettori lo possono trarre ugualmente.

McAfee ha esaminato 2.600 parole chiave in lingua inglese, per ciascuna delle quali sono state valutate le prime cinque pagine di risultati prodotti dai primi cinque motori di ricerca, (Google, Yahoo!, Live, AOL e Ask). In tutto qualcosa come 413.000 indirizzi web passati a setaccio. Le categorie con il profilo di rischio più alto sono apparse essere i testi delle canzoni (in inglese lyrics) (26,3%) e le frasi contenenti la parola “free” che significa gratuito (21,3%). In media ogni parola ha generato 250 risultati e il livello di rischio medio evidenziato da tutte le pagine di risultati è stato dell’ 1,7% , il che significa che su un elenco di 250 risultati solo quattro sarebbero ” a rischio spam o truffa”.

I termini meno pericolosi sono risultati essere quelli inerenti ricerche sulla crisi economica e sulla salute in generale (nei casi peggiori non si supera il 4% di rischio).

A sorpresa, le ricerche per parole chiave “Viagra” normalmente uno dei termini più preferiti dagli spammer, non hanno prodotto un’elevata percentuale di rischio.

Naturalmente la percentuale di rischio varia da Paese a Paese e McAfee ha anche stilato una classifica dei luoghi a più alto rischio e tra questi ci sono la repubblica Ceca (14,2%) Brasile (12,1%) e due nazioni in particolare, Messico e India dove il rischio medio è più alto (1,9% e 1,8%). Per l’Italia la percentuale di massima trovata è stata del 9,7%.

Ma cosa rende pericoloso un termine piuttosto che un altro?

Visto che gli hacker raggiungono il loro scopo quante più persone riescono ad attrarre dentro le loro truffe, sostiene McAfee, è più probabile che essi vadano in cerca di vittime nelle destinazioni Internet più popolari.

E quindi attenzione agli eventi di portata mondiale, Olimpiadi, raduni sportivi, ma anche  disastri naturali tipo terremoti, nubrifragi o ancora concerti e in generale eventi capaci di attrarre milioni di persone. Una ricerca su questi temi può portare ad avere nei risultati dei link a siti quanto meno sospetti.

L’altro grosso cavallo di troia usato dagli scammer sono i file di programma che si scaricano sul computer e che tipicamente contengono malware.

Ma è soprattutto la musica on line ad attrarre chi vuole fare truffe via web: perché è più facile raggirare gli utenti che, mossi dalla prospettiva di poter scaricare gratis i file musicali, finiscono su siti che invece di file Mp3 contengono file dannosi per il computer. Le ricerche per download di file musicali gratuiti  presentano nello studio di McAfee una media di risultati rischiosi molto più alta: il 20% contro l’1,7%. Poi naturalmente ci sono i siti pornografici e di scommesse on line che sono un ricettacolo di dialer, malware, trojan e quanto di più dannoso si possa scaricar esul computer.

Per farsi un’idea di dove gli scammer vanno a pescare per le loro truffe, basta anche solo andare su una risorsa come Googlebattle.com, che indica le parole che compaiono più spesso come chiavi di ricerca. Ad esempio, una ricerca su Brad Pitt può portare a risultati più pericolosi di una su Hugh Jackman ( il 14,3% dei risultati contro il 9,1%).