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Software

Cina e Russia entrano nel “governo” di Internet

Redazione | 6 Luglio 2009

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I due paesi entrano a far parte dell’Icann, l’organismo mondiale che sovrintende la Rete e che ora copre il 90% dell’utenza mondiale.

Si rafforza il peso dell’Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), l’organismo internazionale che, sotto l’egida del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, regola il funzionamento di Internet e il sistema dei domini a livello mondiale.
Proprio mentre l’Unione Europea aveva lanciato nelle scorse settimane un esplicito invito ad ampliare la governance di Internet anche a paesi “altri” dagli Stati Uniti, la Cina ha dato la sua adesione all’Icann, durante l’ultimo meeting di Sydney.

L’ingresso del colosso asiatico nel Gac (Governmental Advisory Committee) di Icann è un fatto politico significativo e lungamente atteso, come ha sottolineato Stefano Trumpy dell’Istituto di Informatica e telematica del Cnr di Pisa.
La Cina infatti è prima al mondo per numero di navigatori ( 298 milioni) e di domini (17 milioni i domini .cn). Dal 2007 al 2008 gli internauti sono cresciuti del 144%, quelli connessi tramite telefono mobile del (117 milioni) del 133% e i blog censiti sono 162 milioni.
Dunque la presenza della Cina nella governance di Internet era diventata imprescindibile. E c’è da sperare che essa contribuisca anche a smussare certi atteggiamenti che il governo cinese ha fino a oggi assunto nei confronti di Internet quale libero mezzo di espressione globale.
Al summit di Sydney era presente anche la Russia come “invited guest”.
A breve poi l’Icann dovrebbe introdurre la possibilità  di registrare nomi a dominio in caratteri diversi da quelli dell’alfabeto latino (cinese, giapponese, arabo, ebraico, greco, cirillico, coreano).