Successivo

HowTo

Browser portabili, server proxy e la privacy

Redazione | 24 Dicembre 2009

Durante il normale funzionamento di un browser viene creata una grande quantità  di file temporanei. Ogni volta che si apre […]

firefox-portableDurante il normale funzionamento di un browser viene creata una grande quantità  di file temporanei. Ogni volta che si apre una pagina web molte delle sue componenti devono essere scaricate sul computer prima di procedere alla loro impaginazione e visualizzazione.

Pulsanti, immagini, animazioni e tutti gli altri elementi delle pagine visitate possono rimanere nelle cartelle dei file temporanei del computer su cui viene eseguito il browser. Se la navigazione avviene su un Pc a uso esclusivo dell’utente ciò non comporta alcun problema, in quanto il materiale rimane privato. Se il Pc viene condiviso tra più utenti oppure è dedicato a scopi lavorativi, invece, possono presentarsi problemi di privacy.

Sebbene la maggior parte degli elementi salvati nelle directory temporanee sia scarsamente significativo (per esempio, un rettangolo blu con al centro la scritta Ok dice ben poco del contenuto della pagina web di cui era parte), vi sono casi in cui possono rivelare informazioni personali.

L’utilizzo di un browser portabile, eseguibile da un supporto esterno diverso dall’hard disk del computer, consente di aggirare questo problema: eventuali file temporanei non rimangono più sulla memoria di massa centrale del Pc, ma sono creati sul supporto dell’utente (nella maggior parte dei casi un pendrive Usb). Pur risolvendo il problema dei file temporanei, della cronologia, dei cookie e di altre informazioni sensibili, questo metodo non può impedire che il fornitore della connettività  adotti altre tecniche di monitoraggio dell’utilizzo della rete. Nel caso specifico, il server proxy al quale il browser deve fare riferimento per ottenere la connessione serve proprio a mantenere una statistica dei siti più visitati e fornire eventuali funzionalità  di caching che possono ridurre la banda sprecata in accessi ripetuti alle stesse informazioni.

Come è facile immaginare, per costruire una statistica attendibile è necessario mantenere un archivio storico con un numero di accessi rilevante. È quindi probabile che per ogni utente della rete aziendale siano mantenute le registrazioni degli indirizzi dei siti visitati per un arco di tempo di almeno qualche mese.

Meno probabile è l’adozione di strategie di logging del traffico, ovvero che venga tenuta una copia di tutte le informazioni che transitano attraverso il server proxy: questa funzione richiederebbe uno spazio di archiviazione enorme e avrebbe un impatto non trascurabile sull’efficienza della rete aziendale. Concludendo, la scelta di utilizzare un browser portabile elimina i problemi di privacy derivanti dai file prodotti durante la navigazione, ma non rende del tutto anonimi gli accessi alla Rete. Quest’ultimo scopo, nella maggior parte dei casi, non è ottenibile.