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iPad, vera rivoluzione?

Giorgio Panzeri | 28 Gennaio 2010

iPad

Diciamocelo, questo iPad che è stato presentato ieri dopo mesi di indiscrezioni e congetture non è altro che un iPod […]

ipad_heroDiciamocelo, questo iPad che è stato presentato ieri dopo mesi di indiscrezioni e congetture non è altro che un iPod Touch/iPhone cresciuto, con uno schermo di grandi dimensioni. Il processore non è così potente (solo 1 GHz), la memoria non è così tanta (da 16 a 64 Gbyte a seconda del modello), il sistema operativo è bilndato come quello dell’iPod/iPhone, e non è un completo sistema operativo come lo Snow Leopard presente sui MacBook di vario taglio.

Però, propri grazie allo schermo di grandi dimensioni, permette di fare tutto e meglio. Permette di navigare meglio, visualizzando bene le pagine sul display da 10 pollici. Permette di leggere bene le mail e di rispondere velocemente grazie alla tastiera virtuale con i tasti di grande dimensione. Diventerà  un perfetto visualizzatore di contenuti multimediali. E apre la strada alla lettura di libri e riviste che troveranno spazio nell’iTune Store. Insomma, più che un tablet, cioè un notebook senza tastiera, è un nuovo oggetto che potemmo chiamare Internet e multimedia content. Un oggetto che si va ad affiancare al notebook e non lo rimpiazza. Che ci permettera di essere sempre in contatto con gli amici (soprattutto se si sceglie la versione con il modem 3G) e di essere aggiornati in tempo reale.

E poi apre veramente un nuovo settore. Qui dipenderà  molto dagli accordi che Apple farà  con i vari editori, ma provate a immaginare: la mattina vi alzate, accendete il vostro iPad e via Wi.Fi o rete cellulare (a seconda del modello che avete acquistato) vi arriva direttamente sull’oggetto il vostro quotidiano preferito o la vostra rivista a cui siete abbonati. Contenuti pronti per essere fruiti subito, o mentre si va a scuola o al lavoro.

Un’ultima considerazione sul prezzo. Le indiscrezioni delle scorse settimane parlavano di un prezzo di ingresso di circa 1.000 euro, molto alto ma tipico dei prodotti col simbolo della mela morsicata. Invece Steve Jobs ha spiazzato tutti, posizionando il prodotto con un prezzo molto competitivo (circa 499 dollari per il modello base con il Wi-Fi ma non il modem 3G). Il modello top con il modem 3G, che è sempre opzionale, e 64 Gbyte di memoria di archiviazione, costerà  poco più di 900 dollari. Certo non sono pochi soldi, ma non sono neanche molti se paragonati alle differenze di prezzo che sempre ci sono tra i Mac e i classici computer Windows di configurazione paragonabile. E questo dimostra, secondo me, che Steve Jobs vuole sfondare in un nuovo mondo, quello appunto dell’editoria elettronica, facendo divenire l’iTune Store il punto di riferimento del settore, così già  come lo è per la musica.