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Samsung avvia la produzione di massa di TV e LCD 3D

silvia.ponzio | 2 Febbraio 2010

Samsung

Sarà  per l’incredibile successo al botteghino di Avatar, ma la tecnologia 3D è una delle più calde del momento. E […]

Sarà  per l’incredibile successo al botteghino di Avatar, ma la tecnologia 3D è una delle più calde del momento.

Samsung avvia la produzione di massa di TV e LCD 3DE all’indomani dell’annuncio di Sky UK sull’inizio ufficiale delle trasmissioni in tre dimensioni il prossimo aprile, ecco che Samsung fa sapere di aver avviato proprio questo mese la produzione di massa di LED TV e LCD Full HD 3D , nei formati da 40″, 46″ e 55″,  da utilizzare con occhialini 3D attivi.

Secondo le ricerche di mercato condotte dalla DisplaySearch, il business delle TV 3D crescerà  dai 902 milioni di dollari del 2008 a 22 miliardi di dollari nel 2018, con un incremento sensibile anche misurato a unità , passando dalle 200.000 unità  del 2009 ai 64 milioni di prodotti venduti nel 2018.

Previsioni di mercato Display 3D / TV 3D

Previsioni di mercato Display 3D / TV 3D

I TV 3D Samsung, tutti equipaggiati di processori 200Hz in grado di garantire 200 frame per secondo, permetteranno sia una perfetta visione Full HD in due dimensioni sia la possibilità  di godere di un’immagine in Alta Definizione 3D capace di restituire dettagli nitidi anche nelle scene di movimento.

Samsung  ha inoltre ridotto il tempo di risposta dei propri LED TV e LCD di circa il 20% che scendono sotto i 4 millesimi di secondo, eliminando ogni interferenza fra le immagini rivolte all’occhio sinistro e quelle rivolte all’occhio destro.

La tecnologia Samsung racchiusa nei nuovi occhialini 3D attivi riproduce lo stesso fotogramma prima sulla lente sinistra e poi su quella destra, generando un momentaneo ritardo nella percezione dell’immagine che si traduce in una visione 3D fortemente realistica. Le lenti polarizzate precedentemente montate sugli occhialini 3D sfruttavano invece una duplice proiezione di fotogrammi con luce polarizzata, una per l’occhio destro e una per il sinistro.

Le lenti degli occhiali, anch’esse con polarizzazione differenziata, selezionavano la visione delle sole immagini compatibili, quella corretta per ogni occhio. Un inconveniente di questo metodo stava proprio nella polarizzazione della luce che generava, tra l’altro, una perdita di brillantezza dell’immagine.