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Assinform: risale il mercato ICT nel primo trimestre

Redazione | 24 Maggio 2010

Ci sono segnali di ripresa della domanda per l’informatica e le TLC, dopo il crollo del 2009 che aveva portato […]

logo assinformCi sono segnali di ripresa della domanda per l’informatica e le TLC, dopo il crollo del 2009 che aveva portato il comparto a un calo del -8,1%. Per questo il Rapporto Assinform 2010 porta il colore verde, ha detto scherzosamente Paolo Angelucci, Presidente Assinform, introducendo i dati relativi al primo trimestre 2010. C’è stata una ripresa degli investimenti IT confermata da un’indagine che Assinform ha condotto in aprile sulle imprese informatiche, da cui risulta che il 54% ha intenzione di sviluppare nuovi progetti, contro il 20% dell’anno prima. Considerato dice Angelucci- che fino a due anni fa l’informatica veniva considerata solo uno strumento di contenimento costi da ben il 50% delle imprese – si tratta di un risultato positivo.
Questo non toglie tuttavia che anche il 2010 si chiuderà  con il segno meno: -3,1% è la previsione che fa Assinform. Ma il momento è propizio per il rilancio del settore: Assinform si è già  spesa per ottenere l’accordo con Banca Intesa e San Paolo per un miliardo di euro di finanziamenti destinati all’acquisto di hardware, software e servizi, ma ora chiede al governo di far partire il Piano Industria 2015 per il settore IT, sono 200 milioni di euro di contributi, analoghi a quelli già  devoluti ad altri settori e servirebbero ad attivare nuovi investimenti per circa 500 milioni di euro, con la creazione di 5.000 nuovi posti di lavoro in due anni.
mercato ict 2010
Il problema dell’Italia infatti, ha detto Giancarlo Capitani, nel presentare i dati di mercato relativi al 2010 è che con la crisi del 2009 si è accentuato il divario tra il nostro paese e il resto del mondo. Se infatti tutti i mercati hanno subito una recessione, quello italiano l’ha avuta ancora più profonda: basta confrontare i dati dell’ICT mondiale nel 2009: -1,5% con quelli italiani
-4,2%. L’IT globalmente è scesa a – 5,4% ma in Italia è a -8,1%.
Ci troviamo di fronte a un mercato dove la domanda arriva prevalentemente dal consumer: da anni le vendite dei PC sono trainate dalle famiglie, le imprese investono comunque ancora troppo poco in ICT rispetto a quanto accade all’estero. Persino la crescita degli accessi a banda larga (12, 5 milioni l’ultimo censimento di Assinform) non ci posiziona in maniera competitiva con il resto d’Europa: il 39% delle famiglie italiane ha una connessione braoadband contro una media del 50-60%. E proprio dal mondo Internet arrivano segnalano importanti anche se su scala globale: gli utenti dei social network a luglio 2009 hanno ormai superato per numero quelli della posta elettronica e nei prossimi tre quattro anni si prevede il sorpasso di quanti si collegano a Internet via telefono mobile su quelli che vi accedono tramite desktop.