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Amazon fa concorrenza a Google sulle App per Android

Redazione | 22 Marzo 2011

Amazon Android

Apre oggi su Amazon.com l’App Store dedicato alla vendita di applicazioni per smartphone e tablet basati sul sistema operativo Android. […]

Apre oggi su Amazon.com l’App Store dedicato alla vendita di applicazioni per smartphone e tablet basati sul sistema operativo Android. Oltre 3800 app già  disponibili.

E’ un vero attacco a Google e al suo marketplace per Android, la piattaforma aperta per smartphone e tablet PC che sta registrando il più alto tasso di crescita d’uso, (circa 300.000 nuovi telefoni attivati ogni giorno) e che, proprio perché aperta, a differenza di quella Apple, consente a chiunque di sviluppare e mettere in vendita applicazioni. Peccato che questa volta il chiunque sia Amazon.com che porta con sé quindici anni di leadership nell’e-commerce e una capacità  di fidelizzazione del cliente che pochi altri sono riusciti a costruire nel tempo. Non è un caso se ancora prima di essere nato, l’App Store per Android, accessibile solo da telefono mobile, abbia a tal punto infastidito i concorrenti, da indurre Apple a citare in tribunale Amazon per violazione di brevetto e concorrenza sleale, visto che il nome App Store è stato registrato da Cupertino come trade mark.
Ma questa volta come detto il diretto concorrente non è tanto Apple, quanto Google che finora deteneva il monopolio con l’Android Market dove gli sviluppatori hanno potuto mettere in vendita le loro Apps.
Cosa offre in più quello di Amazon? Innanzi tutto avrà  un approccio ibrido rispetto a quello mantenuto da Apple (che come noto accetta nel suo App Store solo le apps che sono passate al suo vaglio) e da Google che invece non applica alcun controllo preventivo: Amazon.com ha fatto sapere che tutte le applicazioni saranno prima esaminate, ma che l’unico veto al loro ingresso nell’ App Store sarà  il loro cattivo funzionamento o il fatto che possano contenere dei malware in grado di mettere a rischio i dati degli utenti.

Per il resto il modello di business adottato è quello classico: agli sviluppatori va il 70% ma sarà  Amazon.com a fissare il prezzo finale delle App, e non chi le sviluppa. Questi ultimi hanno la facoltà  di suggerire un prezzo di vendita, ma Amazon.com si riserva il diritto di cambiarlo e fissarne uno più basso. Nel caso in cui una app venga messa on line gratis per un giorno, allo sviluppatore sarà  comunque dato un 20% del prezzo fissato all’origine.
Chi acquista nell’App Store di Amazon.com potrà  usufruire del famoso algoritmo di raccomandazione che ha reso celebre il sito di e-commerce, ovvero quel meccanismo di suggerimenti personalizzati che entra in gioco all’atto dell’acquisto di un articolo e che prevede l’invio di suggerimenti di acquisto all’utente per articoli d’interesse analogo. Nel caso delle App inoltre ogni giorno sarà  messa on line una app che gli utenti potranno scaricarsi gratuitamente solo per quel giorno, e in più sarà  data l’opportunità  di provare le App prima di acquistarle, in modo da valutarne le funzionalità .