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Rifiuti elettronici: l’Italia guida il progetto europeo IDENTIS WEE

Redazione | 31 Gennaio 2012

Mira al raddoppio della raccolta di e-waste, la spazzatura elettronica, il progetto europeo guidato dal gruppo Hera e dai tre […]

Mira al raddoppio della raccolta di e-waste, la spazzatura elettronica, il progetto europeo guidato dal gruppo Hera e dai tre sistemi collettivi leader nella gestione dei RAEE: Ecolight per l’italia, Ecolum per la Spagna e Environ per la Romania. IDENTIS WEE acronimo di (Identification DEterminatioN Traceability Integrated System for WEEE) prevede l’introduzione di cassonetti intelligenti per la raccolta ed è co-finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Life+ politica e governance ambientali con il patrocinio, tra gli altri, di ANCI, Federambiente e Regione Emilia Romagna. L’investimento previsto è di 3,5 milioni di euro in tre anni; due sono gli obiettivi da raggiungere: aumentare la raccolta di piccoli elettrodomestici dismessi e lampadine a risparmio energetico con l’uso di cassonetti e altri contenitori intelligenti e tracciare i rifiuti dal loro conferimento fino al recupero o trattamento finale, mettendo in pratica le indicazioni di Strasburgo e creando un sistema innovativo che permette di testare le abitudini dei cittadini e di prevenire l’esportazione illegale dei RAEE.
Entro la fine del 2012 saranno introdotti contenitori-prototipi in alcuni comuni dell’Emilia Romagna (Bologna, Castenaso, Ravenna e Lugo) e nella zona di Saragozza (Spagna) e Bucarest (Romania). Si tratta di una quarantina di contenitori stradali per la raccolta di piccoli elettrodomestici, cellulari e di lampade a basso consumo. Altri, per la raccolta di grandi elettrodomestici, televisori e computer saranno collocati anche nelle stazioni ecologiche e internamente o all’esterno di negozi e centri commerciali. È prevista la realizzazione di una stazione mobile, condotta da un operatore, per la raccolta domiciliare di ogni tipo di RAEE. Un nuovo sistema informativo, grazie a dispositivi collocati su tutti i contenitori, permetterà  di risalire all’utente, determinare l’esatto quantitativo di RAEE conferito, tracciare il ciclo di vita del rifiuto fornendo informazioni sul prodotto, sui materiali recuperabili e garantendo la trasparenza dell’intero processo di gestione.
Il secondo passaggio è previsto nel biennio 2013 – 2014, quando avverranno il monitoraggio del sistema e la catalogazione di dati su raccolta e recupero. Infine nel 2015, anno di chiusura del progetto, si avrà  il quadro completo degli esiti della sperimentazione.
Attualmente la direttiva europea sui RAEE prevede come obiettivo la raccolta di 4 Kg per abitante, un traguardo già  raggiunto dall’Italia nel 2010. Con questa nuova iniziativa in alcune regioni come l’Emilia Romagna si toccherebbero gli 11 Kg all’anno per abitante.