Successivo

Magazine

Grafica integrata

Michele Braga | 30 Novembre 2012

Preview

Un viaggio che ripercorre l’evoluzione dai primi chipset alle moderne Apu nelle quali core Cpu e Gpu sono fusi insieme. […]

Un viaggio che ripercorre l’evoluzione dai primi chipset alle moderne Apu nelle quali core Cpu e Gpu sono fusi insieme. Limiti, vantaggi e pregiudizi sulla validità  delle Gpu integrate.

di Michele Braga

Sin dalla sua apparizione la grafica di tipo integrato, cioè inserita dentro un componente  non dedicato e che non può essere sostituita in modo svincolato dagli altri pezzi del sistema, è stata bollata come soluzione dalla potenza limitata, limitante e dalle scarse funzionalità . I primi anni di presenza sul mercato, quando tali caratteristiche erano palesemente vere, hanno contribuito a costruire e consolidare pregiudizi che ancora oggi sono difficili da superare.  La percezione dell’utente è stata viziata in più occasioni da confronti ad armi impari con prodotti  di tipo discreto e senza contestualizzare i diversi e ben distinti ambiti d’impiego cui le due soluzioni sono indirizzate, spesso dagli stessi produttori. L’ultima decade della storia informatica ha visto una forte evoluzione nelle architetture dei processori classici e di quelli grafici con un impatto evidente  sia sui modi di utilizzo del Pc sia sulla fisionomia e il rapporto tra i componenti interni al sistema.
In questo articolo facciamo un bilancio di come è cambiata l’offerta di grafica integrata negli anni,  sullo stato attuale della tecnologia e su come questa si interseca con le esigenze del mercato.

L’inizio del percorso lungo il quale si sono evolute le architetture integrate dedicate alla grafica per Pc coincide con la fine degli anni ’90, momento in cui esplode l’interesse verso il mondo del 3D virtuale e quello legato ai contenuti multimediali. Proprio in quegli anni lo sviluppo tecnologico della grafica cambia marcia trainando con sé tutto il settore.

Da allora i cambiamenti sono stati radicali, tanto che oggi nella quasi totalità  dei casi chi acquista un processore, come pezzo singolo o integrato in un desktop e notebook completo, trova di serie e senza possibilità  di scelta anche un comparto grafico integrato.
Per capire come si è arrivati a questo risultato dobbiamo rispolverare il concetto di convergenza che negli scorsi anni è stato sdoganato in ogni campo tecnologico per indicare il processo di fusione con il quale più funzioni separate sono state progressivamente concentrate in un numero sempre più ristretto di componenti e dispositivi. L’obiettivo finale è quello della totale integrazione in un singolo pezzo, ovvero un po’ come sta avvenendo con i SoC (System-on-Chip) utilizzati per  smartphone e tablet.
L’universo che ruota attorno alle soluzioni integrate è molto complesso: devono essere considerati, infatti, i pro e i contro per il consumatore così come per il costruttore e i soggetti della filiera produttiva; le sfide e i limiti progettuali senza dimenticare le prestazioni e l’efficienza energetica. Tutti questi elementi sono strettamente dipendenti tra loro e non è semplice trovare un punto di equilibrio capace di rispondere alle esigenze del mercato e a quelle dell’utente finale.
L’analisi del mercato e le abitudini di utilizzo dell’utente finale forniscono informazioni irrinunciabili per determinare la vita e le possibili strade di sviluppo di una tecnologia o di un prodotto. Partiamo quindi proprio dal mercato globale dei Pc che, stando alle informazioni raccolte per il 2012 da iSuppli, vede un peso molto diverso delle fasce alta, media ed economica con queste ultime due che segnano insieme oltre il 90% delle vendite.

Secondo i dati raccolti da Idc, inoltre, si prevede ancora un lustro positivo e di crescita. Se guardiamo però non ai dati globali, ma a quelli divisi tra mercati emergenti e maturi, così come tra Pc desktop e portatili possiamo evidenziare andamenti ben diversi. Il mercato dei Pc desktop è in stagnazione ormai da qualche anno sia per valore sia per unità  vendute, mentre quello dei sistemi portatili mostra un buon tasso di crescita, soprattutto nei mercati emergenti dove l’utenza preferisce da subito la soluzione mobile a quella fissa.

Per realizzare soluzioni portatili che soddisfino le richieste dell’utenza moderna è necessario elevare sempre di più il livello di prestazioni, la qualità  dei display senza intaccare e anzi quando possibile migliorando tanto l’autonomia quanto i pesi. In quest’ottica le più moderne soluzioni realizzate attorno alla piattaforma Intel hanno convincono il pubblico, tanto è che i risultati del terzo trimestre mostrano una Intel in crescita con una quota di mercato dell’83,3% rispetto a quella dell’80,6% relativa allo stesso trimestre del 2011. Di contro Amd fa registrare una quota del 16,1% in flessione rispetto al 18,8% dello scorso anno. Il rimanente 0,6% è detenuto da Via con soluzione embedded dedicate in modo prevalente al settore industriale.

A livello globale il terzo trimestre segna una caduta del 9% nelle vendite di processori rispetto allo scorso anno e del 4% rispetto al secondo trimestre di quest’anno. A pesare maggiormente sul portafoglio Amd è la contrazione della domanda del settore desktop che rappresenta una fetta importante per l’azienda di Sunnyvale.
La flessione accusata da Amd è dovuta soprattutto alla contrazione del mercato dei desktop, settore che rappresenta una quota molto importante nel portafoglio di questa azienda. La casa di Sunnyvale sconta, inoltre, il ritardo nel lancio delle Apu Trinity che sono una soluzione valida proprio per i desktop a basso costo, ma che si trovano ora ad affrontare un mercato pressoché saturo di soluzioni della concorrenza.

La dinamica del mercato e la crisi del segmento desktop sono da ricercare nelle soluzioni Ultrabook e tablet che permettono di svolgere la maggior parte delle attività  senza il vincolo di stare seduti a una postazione fissa. L’effettiva potenza di calcolo di cui l’utente medio ha bisogno è limitata rispetto a quanto offrono i desktop di fascia media e alta che invece diventano indispensabili nel momento in cui si desidera o si ha necessità  di eseguire operazioni dove proprio la potenza di calcolo permette di ridurre in modo sensibile i tempi di lavoro e di aumentare l’efficienza e la produttività .

Estratto dell’articolo di 10 pagine pubblicato sul numero 261 di dicembre di PC Professionale