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Cartucce per stampanti: Lexmark sfata i luoghi comuni

| 21 Maggio 2013

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Una migliore conoscenza dei materiali di consumo delle stampanti laser può aiutare le aziende a risparmiare sui costi. È la […]

icona stampaUna migliore conoscenza dei materiali di consumo delle stampanti laser può aiutare le aziende a risparmiare sui costi. È la conclusione a cui è giunta Lexmark International dopo aver condotto una ricerca a livello europeo sul grado di conoscenza dell’utilizzo delle cartucce di stampa tra più di 600 dipendenti di aziende in undici paesi, tra cui anche l’Italia.

Dall’indagine risulta che tre persone su quattro non hanno la minima idea di quante pagine si possano produrre con la cartuccia utilizzata abitualmente dalla propria stampante.

L’84% dei rispondenti in Europa e il 74% in Italia non sa quante stampe può ancora produrre dopo che è comparso il segnale di toner in esaurimento. E il 50% degli intervistati pensa che il costo della cartuccia sia direttamente proporzionale al costo per pagina stampata.

Ci sono luoghi comuni da sfatare: il fatto che il riciclo della cartuccia esausta sia un servizio a pagamento (lo crede il 28% degli intervistati) o che la qualità  di stampa risulti inferiore via via che il toner è in esaurimento. Su quest’ultimo punto Lexmark suggerisce alcuni consigli utili che vanno oltre quello un po’ empirico di agitare più volte il toner per raggiungere un miglior livello di stampa, se pure questo sia ancora utilizzato dal 68% degli intervistati in Italia. Esistono sul mercato alcuni tipi di cartucce, segnala Lexmark che vantano un sistema integrato “shake free” in grado di garantire qualità  di stampa elevata fino al totale esaurimento, segnalando il numero esatto di pagine che restano da stampare con il toner rimanente.

Il consiglio migliore agli utenti è di non sostituire immediatamente la cartuccia quando compare la scritta toner in esaurimento, perché ciò comporterebbe uno spreco. I dispositivi di nuova generazione mostrano a video il numero stimato di pagine rimanenti da stampare così da evitare possibili sprechi.

Anche l’affermazione che il costo per pagina sia direttamente proporzionale al costo della cartuccia è falsa: il costo per pagina è il risultato del prezzo di vendita della cartuccia associato al numero di pagine stampate. E in generale sui dispositivi di stampa di nuova generazione il costo per pagina è sempre più basso, mentre il rendimento e l’affidabilità  crescono lungo tutta la durata della cartuccia.