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Panasonic Hx-A100: l’action-cam che si indossa come gli occhiali

Redazione | 28 Giugno 2013

Separando elettronica e unità  di ripresa, Panasonic realizza una action camera che si presta a riprese da punti di vista […]

Separando elettronica e unità  di ripresa, Panasonic realizza una action camera che si presta a riprese da punti di vista inusuali.

Il desiderio degli sportivi di riprendere le proprie performance sta facendo crescere velocemente il settore delle action camera (o action-cam), camcorder piccoli e robusti in grado di sopravvivere anche in condizioni limite, sia sott’acqua sia quando sottoposti a urti e scossoni. Panasonic, che ha in catalogo un nutrito assortimento di camcorder sia professionali sia consumer, offre a questa categoria di utenti il modello Hx-A100, una action camera Full Hd divisa in due sezioni, la telecamera vera e propria e l’unità  con l’elettronica, collegata alla prima da un cavo lungo 72 centimetri abbastanza flessibile.

Panasonic-HX-A100-01

Panasonic HX-A100

Panasonic ha adottato questa architettura a due elementi per alleggerire al massimo la parte che va montata sulla testa, appena sopra l’orecchio sinistro, grazie a un archetto sagomato fornito in dotazione. In questo modo tutto quello che l’operatore vede davanti a sé verrà  ripreso dal camcorder. L’elettronica separata va fissata al braccio con una fascia elastica, sempre in dotazione, così i pulsanti di comando sono facilmente raggiungibili. Come opzione è possibile acquistare un supporto adesivo per la telecamera, per posizionarla su caschi e superfici lisce. Il prodotto di Panasonic è disponibile nelle versioni nera con inserti grigi oppure arancione metallizzato.
Il sistema resiste alla polvere (Ip5x) e può essere immerso nell’acqua, fino a una profondità  di 1,5 metri per 30 minuti al massimo (Ipx8). Queste caratteristiche ne sconsigliano l’uso in immersioni o quando si nuota velocemente ma rendono il dispositivo un buon compagno sia per sport come sci e alpinismo sia per documentare attività  in cui è necessario avere entrambe le mani libere, come corsi e demo in cui, per esempio, lo speaker mostra come è fatto un apparecchio elettronico o come si prepara una ricetta culinaria. Non è un caso infatti che con Hx-A100 sia possibile caricare i video direttamente in Internet, in streaming su Ustream o Lumix Club di Panasonic.

➤ Le caratteristiche tecniche della Panasonic Hx-A100

La telecamera è un piccolo cilindro in plastica grigia di 2,6 centimetri di diametro e lungo 6,7 centimetri, dal peso di 30 grammi. Sul corpo non è inserito alcun pulsante e le uniche caratteristiche sono la piccola lente frontale molto ricurva, il microfono mono sul fianco e un piccolo rilievo che permette di capire se la telecamera è montata diritta. L’angolo di ripresa varia da un massimo di 160° a un minimo di 104°, a seconda che sia attivata la modalità  wide o standard e che sia acceso o meno lo stabilizzatore elettronico. Il fuoco è fisso, da 3 centimetri all’infinito, ed è assente uno zoom. All’interno si trova un sensore Mos Bsi (Backside Illumination) da 1/4,1″ e con 2,8 Mpixel effettivi, in grado di effettuare riprese a 1.920 x 1.080 punti con 50 fotogrammi al secondo (bit rate di 28 Mbit/s). Sono disponibili anche le modalità  a 25fps (15 Mbit/s), 1.280 x 720 a 100 fps (15 Mbit/s) e 848 x 480 a 200 fps (3 Mbit/s). L’illuminazione minima è di 6 lux, che arriva a 1 lux con la funzione Color Night Rec.splash_LABORATORIO  Il corpo con l’elettronica è un parallelepipedo di 6 x 9,4 x 2,5 centimetri, dal peso di 115 grammi, in plastica nera con una fascia grigia. Sul fronte sono inseriti cinque pulsanti, per l’accensione, la registrazione dei video, lo scatto delle foto, la selezione del Wi-Fi e il blocco dei tasti. Su un fianco si trova uno sportellino ermetico, che protegge la presa microUsb e lo slot per le schede microSd. Non esiste alcun display per il setup e per vedere la scena inquadrata, quindi Hx-A100 richiede per forza uno smartphone o un tablet iOs o Android con caricata Image App di Panasonic, che consente il controllo a distanza, la visione in anteprima, il playback delle registrazioni. La comunicazione avviene tramite il modulo Wi-Fi 802.11n integrato.

L’elettronica interna consente di attivare lo stabilizzatore elettronico, la funzione Level Shot per raddrizzare le riprese (due gradi di inclinazione al massimo), il bilanciamento del bianco e naturalmente le diverse modalità  di ripresa, tra cui la cattura di frame singoli ogni 3, 5, 10, 30, 60 secondi. Per registrare i video serve una microSd (o microSdhc) almeno di Classe 4 per i flussi a 25 fotogrammi al secondo, di Classe 6 per arrivare a 50 fps in Full Hd. Le riprese sono memorizzate come file Mp4, con il video compresso in Mpeg-4 Avc/H.264 e l’audio in Aac. In una scheda microSd da 8 Gbyte sono registrabili 40 minuti in Full Hd a 50 fps oppure 70 minuti a 25 fps; l’autonomia reale del camcorder è di circa un’ora nella prima modalità , di 75 minuti nella seconda.

Panasonic HX-A100 pro controSul campo, prima di iniziare le registrazioni sono necessarie alcune operazioni. La telecamera va montata sull’archetto e questo va indossato e regolato in modo da non fare male alle orecchie. Di seguito bisogna puntare la telecamera e per farlo è necessario guardare l’anteprima (ampia e di buona qualità  ma con circa 1,5 secondi di ritardo) nello smartphone o tablet collegato; infine bisogna scegliere la modalità  di registrazione. A questo punto tutto è pronto per le riprese. La qualità  delle immagini è buona nel complesso, la distorsione a barile è chiaramente visibile ma non dà  fastidio, i colori sono vivaci e saturi. Ma quando il sole è appena fuori la scena è visibile un alone che fa sbiadire parte dell’inquadratura. Se il sole entra nella ripresa l’elettronica compensa scurendo molto e aumentando troppo il contrasto.

I dettagli molto fini sono un po’ impastati e si avverte un marcato edge enhancing quando parti della scena sono molto scure su campo bianco, come è il caso di una pista da sci.
In compenso il rolling shutter è quasi assente e le prestazioni con poca luce sono buone, il rumore è fine e non troppo visibile. Grazie all’ampio angolo di campo le riprese appaiono stabili anche senza lo stabilizzatore elettronico, che comunque migliora di poco le cose, non è attivo in modalità  50 fps e riduce la risoluzione effettiva disponibile. Nelle scene con oggetti in rapido movimento si nota un notevole effetto stroboscopico, causato dall’elettronica che imposta sempre il tempo di esposizione più breve possibile. Per alleviare questo problema bisogna scegliere il frame rate più alto, che con Hx-A100 vale 50 fps. Le altre impostazioni con fps più elevato servono solo per le riprese al rallentatore. Per quanto riguarda le foto, la cromia è equilibrata, i colori sono naturali e la grana è contenuta.
Nicola Martello