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Windows XP: è l’ora di dirgli addio

| 29 Gennaio 2014

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Secondo le ultime rilevazioni di NetMarketShare, che segnalano una quota di mercato di poco inferiore al 30%, Windows XP nonostante […]

Windows-XP-helpSecondo le ultime rilevazioni di NetMarketShare, che segnalano una quota di mercato di poco inferiore al 30%, Windows XP nonostante l’età  è ancora vivo e vegeto. La sua longevità  ha sicuramente superato ogni previsione; volendo considerare come “data di nascita” il giorno in cui è arrivato nei negozi, il 25 ottobre XP festeggerà  il suo tredicesimo compleanno. Ben prima di quella data, però, sarà  davvero il caso di dirgli addio.

L’8 aprile Microsoft cesserà  infatti ogni forma di supporto tecnico, quindi da quel giorno per XP non verranno più rilasciate patch, neppure quelle di sicurezza. A prima vista può sembrare un evento di scarsa importanza. In fondo chi usa XP ha ormai una configurazione stabile e difficilmente si precipita a installare l’ultimo programma uscito, con il rischio di far emergere incompatibilità .

Il problema però è la sicurezza: dall’8 aprile XP rischia di diventare un bersaglio fin troppo facile per i creatori di malware. Ogni nuova patch di sicurezza che Microsoft rilascerà  per le altre versioni di Windows porterà  alla luce una vulnerabilità  potenzialmente presente anche in XP, dove però non verrà  mai risolta. Qual è la probabilità  che una falla di Windows 7 o Windows 8 interessi anche XP? Potrà  sorprendervi, ma la risposta è “molto elevata”. Per darvi un’idea, tra luglio 2012 e luglio 2013 Microsoft ha pubblicato 45 bollettini di sicurezza che riguardavano XP: 30 di essi interessavano anche Windows 7 e Windows 8.

Insomma, per chi ancora usa XP è proprio arrivato il momento di passare a Windows 7 o a Windows 8, nonostante gli inevitabili disagi che una migrazione del genere comporta. Una soluzione interessante per ridurli al minimo è quella di trasformare la vecchia installazione di XP in una macchina virtuale: in questo modo sarà  possibile continuare a utilizzare i programmi o le periferiche incompatibili con le versioni più recenti di Windows. Questa operazione viene chiamata “migrazione P2V (Physical to Virtual)”; un tool che consente di effettuarla è ad esempio Paragon Hard Disk Manager 12 Professional, di cui avete trovato la recensione sul numero scorso.

Per un sistema operativo che si appresta ad andarsene, eccone un altro che spunta all’orizzonte: proprio ad aprile, nel corso della sua conferenza annuale Build dedicata agli sviluppatori, Microsoft dovrebbe svelare i primi dettagli sul successore di Windows 8.1, nome in codice Treshold, di cui per il momento si sa poco o nulla. In base alle scarsissime indiscrezioni trapelate, dovrebbe reintrodurre il menu Start (o qualcosa di molto simile) e permettere di far girare in finestra, sul Desktop, le applicazioni Modern. Probabilmente si chiamerà  Windows 9 e il rilascio dovrebbe avvenire giusto un anno dopo, ad aprile 2015.

Maurizio Bergami