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IFA 2014: tutte le novità  di Berlino

Redazione | 9 Ottobre 2014

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Anche per l’edizione 2014 l’Ifa di Berlino ha visto numeri in crescita, confermando la tendenza in atto da molti anni: […]

IFA

Anche per l’edizione 2014 l’Ifa di Berlino ha visto numeri in crescita, confermando la tendenza in atto da molti anni: lo spazio espositivo è aumentato da 145.000 a 150.000 metri quadrati, riuscendo a occupare tutto il polo fieristico della città , alcuni edifici adiacenti (come il colossale CityCube Berlin) senza contare le tante location esterne sfruttate dagli espositori per conferenze o esposizioni. Il numero delle aziende partecipanti è leggermente aumentato, 1.538 contro 1.500; i visitatori sono stati circa 240.000, compresi 2.600 giornalisti provenienti da tutto il mondo. Insieme al Mobile World Congress di Barcellona, che si tiene a febbraio e che è focalizzato sul mobile e sulle telecomunicazioni, l’Ifa si conferma come un appuntamento da non perdere per il mondo dell’elettronica di consumo.

di Pasquale Bruno

ICON_EDICOLAC’è da dire che la fiera sta diventando un po’ troppo dispersiva e non ci sembra che sia riuscita a darsi un’identità  ben definita: a Ifa c’è in mostra di tutto, dai frigoriferi agli smartphone. La tendenza che abbiamo notato è che i dispositivi mobile sembrano avere sempre più spazio di anno in anno, a discapito proprio degli altri settori più tradizionali. I due mondi trovano un punto di unione in uno dei trend principali di quest’anno: la smart home, che vede un proliferare di oggetti di uso quotidiano in grado di collegarsi a Internet. Non solo lavatrici e frigoriferi futuristici, ma anche più fruibili impianti audio, televisori, sistemi di domotica in generale. Ciò che si tende a fare è connettere tali dispositivi in rete e soprattutto in modalità  wireless; l’imperativo è quello di eliminare quanto più possibile i vari cavi. Un altro tend di primaria importanza per l’Ifa resta quello dei televisori: crescono ancora i modelli Ultra Hd (nonostante la cronica carenza di contenuti a tale risoluzione) gli schermi curvi e quelli in tecnologia Oled. Si rinnova la consueta gara tra i produttori a chi mostra lo schermo più ampio, ma la cosa più interessante è il calo dei prezzi generalizzato per i modelli a risoluzione 4K, che iniziano a diventare abbordabili (ma non certo popolari).

Ci si aspettava poi un’esplosione del settore degli smartwatch, i dispositivi da polso evoluti con aspetto simile a quello di un orologio, che in realtà  non c’è stata; a parte l’Apple Watch atteso per inizio 2015, a Berlino abbiamo visto giusto quattro nuovi modelli basati su Android Wear oltre a diversi smartband orientati più che altro al fitness. Gli smartwatch attuali sono ancora molto grossi e pesanti e soprattutto hanno un’autonomia troppo limitata, che di solito non va oltre i due giorni. È questo un freno piuttosto importante alla diffusione di tali oggetti e probabilmente è l’incognita principale sull’effettivo successo del prossimo dispositivo di Apple. Per quanto riguarda gli smartphone, crescono le dimensioni dei display e i prezzi dei modelli di fascia media si abbassano ulteriormente; abbiamo visto diversi phablet con schermo da 6″ classificati come smartphone, mentre la dimensione di 5″ sembra diventata standard anche per i modelli economici. Difficile vedere in giro modelli da 4,5 pollici.

La connettività  veloce non è più limitata ai top di gamma: abbiamo visto modelli sotto i 200 euro con apparato radio 4G. Stesso discorso per i processori quad core, con gli Snapdragon 600 e 800 di Qualcomm a far da padroni rispettivamente nella fascia media e alta del mercato. Quella più bassa è diventata dominio di Mediatek, che spinge i suoi quad core anche sui telefoni Android super economici. Altro settore in forte espansione, come da previsioni, è quello dei dispositivi ibridi (o nella definizione cara a Intel, dei dispositivi 2-in-1): tablet con tastiera staccabile o rotante che possono diventare dei notebook (o viceversa, a seconda del peso e della dimensione dello schermo). Abbiamo visto tanti modelli con schermi variabili tra 10 e 15 pollici, basati su Windows o su Android, con prezzi molto interessanti. Pochi i notebook tradizionali in mostra; la maggior parte erano modelli orientati al gaming, con contorno dei piccoli ed economici Chromebook con sistema operativo Android. Sembra che i computer portatili tradizionali abbiano perso molto del loro appeal, almeno in una fiera a tema consumer come l’Ifa.

Per quanto riguarda i tablet, i modelli da 8″ con sistema operativo Windows 8.1 sembrano ottenere un discreto successo, grazie anche alle buone potenzialità  dei nuovi processori quad core Intel Atom “Bay Trail”, veloci ed economici, che rendono tali dispositivi sfruttabili e piacevoli da usare. Tablet del genere potranno essere trovati in vendita anche a 199 euro. (…)

Estratto dell’articolo pubblicato su PC Professionale di ottobre 2014