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Security

Anonimato in scatola: raccolta fondi per anonabox

Redazione | 14 Ottobre 2014

Sicurezza

Si chiama anonabox ed è il prototipo di un dispositivo realizzato da August Germar, un sorridente sistemista IT californiano, per […]

Si chiama anonabox ed è il prototipo di un dispositivo realizzato da August Germar, un sorridente sistemista IT californiano, per consentire la navigazione internet totalmente anonima nel modo più semplice possibile.

Utilizzare anonabox e davvero facile: si collega con il cavo tra il modem e il computer. La scatoletta bianca contiene una piccola schedina con un processore a 580 MHz e 64 MB di memoria, con cui fa girare tutti i programmi necessari a creare una connessione a Internet utilizzando la rete Tor.

anonabox 01

Secondo il costruttore, anonabox consente di usare in modo trasparente anche quei programmi che di solito litigano un po’ con la rete Tor, costringendo l’utente a complesse configurazioni manuali. Con il dispositivo di Germar anche Skype, Filezilla e altri programmi critici funzionano senza alcun intervento di configurazione, senza driver da scaricare né credenziali di login accessorie.

L’idea del box anonimizzatore è venuta a Germar, che si occupa di sistemi di sicurezza, seguendo le notizie sulla primavera araba in Egitto e di come i manifestanti furono tagliati fuori da twitter. Da addetto ai lavori sapeva benissimo come questo filtro potesse essere stato realizzato, e come i giornalisti e gli studenti avrebbero potuto tornare a connettersi a Internet per far circolare nuovamente le notizie.

Il prototipo che presenta è il quarto: ci sono voluti anni per raggiungere la funzionalità , il basso prezzo e la compattezza che il progettista si era riproposto. Ora usando la tecnica del crowdfounding vengono cercati i fondi per il suo sviluppo definitivo e «uscire dal garage», come dice Germar, con un prodotto di qualità  commerciale.
L’idea era di cercare sulla rete piccole donazioni per racimolare 7.500 dollari, ma mentre scriviamo (a 28 giorni dalla fine della colletta) anonabox ha ricevuto sovvenzioni per 236.720 dollari, e continuano ad arrivare.

Il progettista ci tiene a precisare che il suo dispositivo è totalmente aperto: open software e open hardware. Il progetto è completamente a disposizione degli utenti per verificare la tutela dell’anonimato e sviluppare funzioni accessorie. Come dire: anonabox non è un oggetto, ma una piattaforma che crescerà  col tempo. (M.P.)

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