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14 nanometri per Globalfoundries nel 2015

Michele Braga | 19 Dicembre 2014

In una recente intervista realizzata da Digitimes, Chuck Fox – Senior VP di Globalfoundries – ha dichiarato che grazie all’acquisizione […]

In una recente intervista realizzata da Digitimes, Chuck Fox – Senior VP di Globalfoundries – ha dichiarato che grazie all’acquisizione delle unità  produttive Ibm e alla collaborazione con Samsung, l’azienda sarà  pronta alla produzione in volumi dei wafer con tecnologia 14 nm LPE (Low Power Early) entro la prima metà  del 2015; nella seconda metà  dell’anno seguirà  l’avvio in volumi con tecnologia 14 nm LPP (Low Power Plus) che nelle previsioni.

Globalfoundries sembra quindi pronta a muovere un passo importante per acquisire quote di mercato e per rompere la posizione dominante di Tsmc (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company).
Siamo ancora lontani dalla capacità  di produrre chip complessi e dalle prestazioni elevate capaci di competere con la tecnologia produttiva di Intel a 14 nm, ma la possibilità  di produrre in massa SoC a basso consumo permetterà  a Globalfoundries di concorrere nel mercato di tutta quella categoria di prodotti in forte espansione che rientrano nel panorama “Internet of things”. Il 2015 sarà  senza dubbio un altro anno che vedrà  i dispositivi wearable e quelli dotati di sensori ambientali intelligenti in forte espansione.