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Hangouts

Dario Orlandi | 29 Gennaio 2015

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Lo scorso anno WhatsApp e Viber hanno rivoluzionato i sistemi di messaggistica su smartphone. La loro influenza è stata tale […]

Hangouts Lo scorso anno WhatsApp e Viber hanno rivoluzionato i sistemi di messaggistica su smartphone. La loro influenza è stata tale che Google ha avvertito la necessità  di rivedere tutto il sistema delle App di comunicazione da Talk a Voice (il suo servizio di chiamata vocale VoIP, non disponibile in Italia), passando per Google + e Hangout, con ripercussioni sia sul fronte Desktop sia su dispositivi mobili.

Facendo riferimento in particolare a questi ultimi, da qualche settimana a questa parte l’App di Talk,installata “di serie” per ogni sistema Android, è stata sostituita da Hangouts. La nuova App è decisamente simile a WhatsApp soprattutto nella dinamica, ma non è indipendente quanto prima: ora converge pesantemente verso Google +, integrando l’App Hangout con cui già  si facevano le videochiamate di gruppo e gestendo i contatti in modo più simile a Gmail, e quindi più vicino al social network di bandiera. Da Talk scompaiono gli status tipici delle chat (Assente, Invisibile, Presente, Off-line, e scompare anche il messaggio di stato personalizzato). Ora l’utente è sempre e solo online e per non essere disturbato ha due scelte: disconnettersi, oppure ritardare le notifiche dei messaggi ricevuti tramite l’opzione “Posticipa notifiche”.

Non esiste più l’opzione di rimanere online ma invisibili. Per i vari messaggi ora sono attive le notifiche di lettura, quindi l’interlocutore saprà  se il messaggio è stato visualizzato oppure no. Direttamente dalla chat è possibile inviare e visualizzare fotografie e creare chat di gruppo, anche video. Tutti i contatti disponibili sono quelli con cui si dialoga più spesso, altrimenti si accede alla lista degli amici di Google +, fortemente orientata alle Cerchie: insomma, anche non volendolo, bisogna entrare sempre più nella logica del social network di Google. Le impostazioni sono scarne, tuttavia al momento dell’installazione viene chiesto di inserire il proprio numero di telefono: Google ha infatti dichiarato che prossimamente tutta la messaggistica in transito nel dispositivo mobile potrà  essere gestita direttamente da Hangouts.

L’App è multipiattaforma, permette la comunicazione anche tra Pc (esiste l’App per Chrome) e dispositivi mobili, anche iOS e tablet: in questo senso le chat rimarranno sempre sincronizzate per potersi spostare da un sistema all’altro in modo trasparente e senza perdere il filo delle conversazioni. Infine uno sguardo all’estetica: in Hangouts sono state inserite tante nuove emoji, sempre molto simili a quelle di WhatsApp. Con Hangouts si conferma la tendenza evolutiva della comunicazione diretta online: par strano ma la chat sincrona così come era intesa da almeno quindici anni a questa parte è stata fagocitata dai “messaggini”.