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Android e l’archiviazione dei dati personali nel cloud

Redazione | 23 Giugno 2015

Domanda: Da diversi anni utilizzo uno smartphone basato su Android. Ho sempre apprezzato la continua evoluzione di questo sistema operativo mobile […]

DomandaDa diversi anni utilizzo uno smartphone basato su Android. Ho sempre apprezzato la continua evoluzione di questo sistema operativo mobile ma vorrei un vostro parere riguardo ad alcune funzionalità  che sono fornite preinstallate e preconfigurate. In particolare i miei dubbi riguardano la sincronizzazione automatica che porta a condividere nel cloud informazioni come la propria rubrica telefonica ed il calendario! Infatti per utilizzare i servizi di Google Play (e quindi consentire il download delle app) è necessario impostare un account Google nel cellulare ma, con questa operazione, si attivano anche le funzioni di sincronizzazione! Ho tentato togliendo il segno di spunta alle relative voci del menu ma è già  successo diverse volte che queste funzioni vengano riattivate senza preavviso, forse in seguito a qualche aggiornamento del sistema. Esiste un modo più sicuro (e permanente) per impedire la condivisione nel cloud dei propri dati personali

I servizi di sincronizzazione di Android per il calendario e la rubrica telefonica sono molto apprezzati dagli utenti perché garantiscono copie di backup aggiornate ma pongono anche qualche preoccupazione per la riservatezza dei dati personali.

I servizi di sincronizzazione di Android per il calendario e la rubrica telefonica sono molto apprezzati dagli utenti perché garantiscono copie di backup aggiornate ma pongono anche qualche preoccupazione per la riservatezza dei dati personali.

Risposta: Tra le multinazionali di Internet Google è quella che adotta le politiche meno invasive nella gestione dei dati personali dei propri utenti. La descrizione della politica di privacy di Google è consultabile qui e descrive le tecniche utilizzate nella raccolta dei dati, ad esempio durante l’utilizzo dei servizi di ricerca online. Nel documento sopra indicato non si fa menzione dei servizi di sincronizzazione di Android che non dovrebbero quindi essere oggetto di analisi da parte degli algoritmi di “data mining”. Il dubbio del nostro lettore è comunque legittimo e, nonostante i servizi di sincronizzazione possano risultare comodi, esiste una fascia di utenza che preferisce avere un backup locale invece di archiviare i propri dati nel cloud.

Nei gruppi di discussione dedicati ad Android sono state pubblicate diverse procedure interessanti che possono fare al caso del nostro lettore. Alcuni utenti sono riusciti ad aggirare il problema installando nel cellulare un firewall e impostando il reinstradamento degli indirizzi dei server di sincronizzazione di Google. Questa soluzione è semplice e di facile implementazione ma risulta inefficace se il firewall deve essere disattivato per operazioni di manutenzione dello smartphone oppure durante l’aggiornamento delle app.

Un metodo più sicuro può essere adottato sugli smartphone sottoposti a “rooting”. In questi dispositivi è possibile eliminare i servizi che sincronizzano i dati locali con il cloud, rendendo del tutto impossibile il trasferimento delle informazioni personali. Per eseguire questa procedura è necessario installare l’Android Debug Bridge (Adb) che è fornito a corredo dell’Android Software Development Kit. È possibile scaricare il materiale necessario facendo riferimento qui. Prima di eseguire questa procedura è consigliabile eseguire un backup completo del cellulare con un software come Nandroid Backup. Una volta archiviata la copia di sicurezza collegatevi al vostro smartphone e individuate la posizione del pacchetto GoogleCalendarSyncAdapter.apk.

Questo scopo può essere ottenuto con il comando

$ adb shell ls /system/app

Il percorso sarà  qualcosa come /system/app/GoogleCalendarSyncAdapter.apk. Annotatelo e quindi impartite il comando

$ adb pull /system/app/*

(percorso del servizio di sincronizzazione) quindi eliminate il pacchetto di installazione con il comando

$ adb shell rm -f /system/app/GoogleCalendarSyncAdapter.apk

Una volta completata questa operazione il calendario archiviato sul cellulare non potrà  più essere condiviso sul cloud. La stessa operazione può essere eseguita per la rubrica dei numeri telefonici con il comando

$ adb shell rm -f /system/app/GoogleContactsSyncAdapter.apk

e per il servizio di backup automatico di Google. In questo caso la linea di comando sarà 

$ adb shell rm -f /system/app/GoogleBackupTransport.apk

Infine, se lo si desidera, sarà  possibile rimuovere anche il servizio di Feedback di Google con il comando:

$ adb shell rm -f /system/app/GoogleFeedback.apk

A seconda della versione di Android e della customizzazione eseguita da parte del produttore dello smartphone potrebbero esserci altri servizi di sincronizzazione aggiuntivi, ma quelli sopra indicati sono i più diffusi e quelli che maneggiano la maggior parte delle informazioni personali. Ricordiamo che, una volta disabilitati i servizi di sincronizzazione, non esistono copie di sicurezza dei dati e sarà  quindi fondamentale eseguire con regolarità  il backup del contenuto dello smartphone. Successivamente sarà  possibile ripristinare la funzionalità  di sincronizzazione. In questo caso il comando sarà  $ adb install (percorso del pacchetto da reinstallare) e tutto ricomincerà  a funzionare come in precedenza.