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Portatili da 15″ con Skylake, la prova comparativa

Redazione | 3 Febbraio 2016

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I processori Intel Core di sesta generazione, nome in codice Skylake, sono stati annunciati ad agosto 2015 e i primi […]

Portatili da 15

I processori Intel Core di sesta generazione, nome in codice Skylake, sono stati annunciati ad agosto 2015 e i primi prodotti sono arrivati sugli scaffali in occasione delle vendite natalizie. Tra questi ci sono stati un buon numero di notebook convertibili, con schermo staccabile o rotante, che più di tutti possono sfruttare al meglio le ottimizzazioni in termini di risparmio energetico dei nuovi processori. Anche i notebook da gioco, sempre assetati di potenza, sono stati tra i primi destinatari della nuova architettura Intel. Invece la fascia media del mercato notebook è stata finora per lo più trascurata dai vari produttori. 

di Pasquale Bruno

ICON_EDICOLAIl risultato è che a distanza di sei mesi dal lancio di Skylake è molto difficile riuscire a trovare un portatile tuttofare, per la casa o il lavoro, con un prezzo intorno ai 600 euro o poco più. In questa fascia di prezzo, i volantini della grande distribuzione (organizzata o specializzata che sia) continuano a proporre modelli risalenti a una o due generazioni fa. Si distinguono facilmente perché hanno processori Intel Core serie 4000 (Haswell) oppure, se va bene, serie 5000 (Broadwell). Con Skylake (serie 6000) c’è poco o nulla. Il discorso migliora, ma solo leggermente, sui più forniti store online. Evidentemente ci sono ancora grosse scorte da smaltire, complici le vendite a livello mondiale tutt’altro che positive. Anche l’ultimo trimestre del 2015 si è chiuso con segno negativo, -10,4% secondo l’istituto di ricerca Idc. La contrazione delle vendite, le giacenze di invenduto e i prezzi ancora alti dei processori Skylake scoraggiano tanto i venditori quando i produttori dal proporre, per il momento, nuovi modelli nella fascia media, tra l’altro da anni  costantemente erosa dai prodotti super economici con margini di guadagno quasi nulli. La situazione comunque è in via di miglioramento e, osservando i nuovi annunci del Ces di Las Vegas, nuovi prodotti stanno arrivando sul mercato. Per ora i notebook di più facile reperibilità  sono quelli di fascia medio-alta, con chip grafico aggiuntivo di Amd o Nvidia e dunque adatti anche ai giochi 3D. Molti di questi hanno dei potenti processori quad core in grado di fornire prestazioni davvero notevoli; se associati a un disco Ssd rappresentano una piattaforma veloce e moderna in grado di far fronte a ogni esigenza, anche di produttività  personale come l’elaborazione di filmati, il fotoritocco e la creazione di contenuti in genere.

Ci siamo occupati dei nuovi processori Skylake a basso consumo, nome in codice Skylake-U, sul numero 297 di PC Professionale; per quanto riguarda i più potenti Skylake-H diciamo subito che rappresentano l’offerta top di gamma di Intel per quanto riguarda i computer portatili. Sono disponibili con due o con quattro core e hanno tutti un Tdp (Thermal Design Power) di 45 watt, contro i 20 o i 15 watt dei modelli a basso consumo. Anche la cache è superiore, 6 o 8 Mbyte contro i canonici 4 Mbyte. Sui Core i7 più potenti, poi, grazie alla tecnologia HyperThreading si possono avere quattro core fisici e otto virtuali.

Cambia anche la Gpu integrata: se sui modelli Skylake-U di fascia consumer c’è solitamente la versione HD Graphics 520, sugli Skylake-H troviamo la versione 530. Ha sempre 24 unità  di esecuzione ma presenta delle frequenze di clock leggermente superiori (350/1.150 MHz contro 300/1.050 MHz).

I processori Skylake-H non hanno il chipset integrato nello stesso package, ma esterno e collocato sulla scheda madre. Si tratta del chipset Sunrise Point serie 100 (HM170 o QM170, quest’ultimo ha anche il supporto vPro e VT-d per la virtualizzazione) che tra l’altro aumenta il numero di linee Pci Express a disposizione.

Questi processori sono gli unici a poter gestire un canale Pci Express x16 per un chip grafico esterno ad alte prestazioni e rappresentano una scelta obbligata per chi lavora con la grafica 3D oppure per i videogiocatori. Il chipset serie 100 inoltre mette a disposizione fino a quattro porte Sata a 6 Gbps, fino a otto porte Usb 3.0 e fino a 14 Usb 2.0. Lato memorie, sono supportate configurazioni dual channel Ddr4 a 2.133 MHz, senza però rinunciare alla compatibilità  con le precedenti Ddr3-L o Lp-Ddr3 a basso consumo. Allo scopo è stato sviluppato un nuovo zoccolo per memorie chiamato UniDimm (di tipo Sodimm) in grado di supportare entrambi. (…)

Estratto dal numero di febbraio 2016 di PC Professionale