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Samsung Galaxy Note 7: storia di un fallimento

Michele Braga | 12 Ottobre 2016

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La vita del Samsung Galaxy Note 7 è durata meno di due mesi dall’inizio della sua commercializzazione. Samsung ha annunciato […]

La vita del Samsung Galaxy Note 7 è durata meno di due mesi dall’inizio della sua commercializzazione. Samsung ha annunciato il Galaxy Note 7 il 2 agosto 2016 – potete leggere la nostra news a questo link – e ha ufficialmente cominciato le vendite dello smartphone il successivo 19 agosto 2016; il 10 ottobre 2016 l’azienda Sudcoreana ha bloccato le vendite del dispositivo a livello globale per poi annunciare ufficialmente che dall’11 ottobre 2016 la produzione del Galaxy Note 7 è stata terminata in modo definitivo. A seguito di ciò, l’azienda sudcoreana ha chiesto a tutti gli operatori telefonici e a tutti i rivenditori di sospenderne la vendita.

Samsung Galaxy Note 7

L’immagine del Galaxy Note 7, il top di gamma di Samsung con pennino e tanta tecnologia per rivaleggiare con gli iPhone 7 e l’iPad Pro di Apple.


Di seguito il comunicato ufficiale diramato da Samsung Italia:
A tutela della sicurezza dei consumatori, che è da sempre la priorità  di Samsung ed elemento fondante del suo impegno, per garantire i più alti standard di affidabilità  e qualità , l’azienda ha deciso di interrompere la vendita e la produzione del Galaxy Note7 e il programma di sostituzione di questi dispositivi, invitando i consumatori a spegnere i Galaxy Note7 in proprio possesso e riconsegnarlo al punto vendita presso il quale è stato acquistato.
A livello internazionale, stiamo lavorando con organismi di regolamentazione competenti per investigare i casi recentemente segnalati che coinvolgono esclusivamente il modello Galaxy Note7.
Poiché la sicurezza dei consumatori rimane la nostra massima priorità , Samsung ha chiesto a livello globale a tutti gli operatori telefonici e ai distributori partner, di interrompere le vendite e le sostituzioni dei Galaxy Note7.
Relativamente al mercato italiano, il prodotto non è mai stato ufficialmente messo in commercio, se non attraverso una prima fase di pre-ordine di circa 4.000 unità , di cui consegnate meno della metà . Per agevolare il processo di ritiro del Galaxy Note7, Samsung Electronics Italia ha messo a disposizione alcuni servizi tra cui: servizio di ritiro del prodotto, servizio di assistenza dedicato al numero verde 800 025 520, sito dedicato https://www.samsung.com/it/note7exchange/.
A tutti i consumatori, che hanno effettuato il pre-ordine, Samsung Electronics Italia garantisce il rimborso totale e immediato dell’importo versato. Sempre a questi consumatori, verranno inoltre spediti subito dopo la restituzione del Galaxy Note7, i premi promessi in fase di pre-ordine.”

Qui potete leggere quanto dichiarato da Carlo Barlocco Presidente di Samsung Electronics Italia:
Siamo un leader tecnologico responsabile e fortemente impegnato nel far sentire i nostri clienti in ogni istante sicuri, entusiasti e ispirati, mantenendo alta l’eccellenza dei nostri prodotti. Vogliamo dimostrare di essere concretamente vicini ai nostri consumatori italiani e per questo stiamo lavorando ad un programma dedicato per ringraziarli della fiducia che ci stanno dimostrando”.


Il Galaxy Note 7 in breve

Abbiamo avuto modo di provare il nuovo Note durante la presentazione italiana, perché rispetto al Note 5 che non è mai arrivato in Europa, il Note 7 è stato commercializzato anche a questo link trovate le nostre prime impressioni. Questo smartphone o meglio questo phablet è sottile (7,9 mm) e con 169 grammi è appena più leggero del Note 5 (che è spesso 7,6 mm e pesa 171 grammi). Il display da 5,7″ con risoluzione di 2.560 x 1.440 pixel, sempre con tecnologia Super Amoled, è invece simile per dimensioni ma è più arrotondato ai bordi.
All’interno c’è un potente processore Samsung Exynos 8890, di tipo octa core: quattro core sono Cortex-A53 a 1,6 GHz, altri quattro sono M1 a 2,3 GHz. La Ram è di 4 Gbyte mentre lo storage interno è di 64 Gbyte (unica configurazione disponibile), ulteriormente espandibili tramite una scheda micro Sd con capacità  massima di 256 Gbyte.
La fotocamera è quella del Galaxy S7, dunque con sensore da 12 Mpixel, obiettivo F/1.7 e stabilizzatore ottico. Una modalità  Pro permette di avere pieno controllo sui parametri di scatto (apertura, esposizione, fuoco, bilanciamento del bianco e via dicendo). La fotocamera frontale è, invece, da 5 Mpixel.
Altra novità  è il passaggio allo standard Usb Type-C per il connettore dati/ricarica. In ogni caso Samsung fornisce in dotazione un adattatore Micro Usb. La capacità  della batteria – non sostituibile – è di 3.500 mAh contro i 3.000 del Note 5 e permette la ricarica wireless.

Samsung Galaxy Note 7

Una delle tante immagini pubblicate in rete che mostra un Galaxy Note 7 difettoso dopo i danni causati dal malfunzionamento della batteria.

La storia del Galaxy Note 7

Subito dopo l’annuncio avvenuto nel mese di agosto, Samsung ha registrato ordinativi record che hanno ritardato la disponibilità  dello smartphone in alcuni stati, ma che allo stesso tempo hanno indicato il forte interesse degli utenti finali verso questo prodotto. Il nuovo top di gamma di Samsung sembrava quindi avere tutte le carte in regola per trasformarsi in un successo, ma come sappiamo tutto ciò non è accaduto. Quello che è successo, invece, è che il Galaxy Note 7 si è trasformato dapprima in un problema per Samsung fino a prendere le forme di un vero disastro per l’azienda.
Già  dopo le prime settimane di commercializzazione, infatti, si sono verificati diversi casi nei quali le nuove unità  Galaxy Note 7 hanno preso fuoco. In pochi giorni Samsung ha ricevuto 92 segnalazioni provenienti dagli Stati Uniti riguardanti il surriscaldamento della batteria presente all’interno dello smartphone; 26 segnalazioni facevano riferimento a unità  che hanno preso fuoco, mentre 55 segnalazioni riferivano di danni provocati dallo smartphone. Tra queste segnalazioni ha fatto scalpore quella di un residente della Florida che ha dichiarato che il proprio Galaxy Note 7 ha preso fuoco all’interno dell’autoveicolo durante la fase di ricarica della batteria.

All’inizio di settembre, Samsung ha quindi deciso per una prima sospensione delle vendite del Galaxy Note 7 per avere il tempo di verificare la fonte del problema nel tentativo e con la speranza di riuscire a isolare e risolvere la causa dei malfunzionamenti rilevati dagli utenti. Negli stessi giorni la CPSC (Consumer Product Safety Commission) degli Stati Uniti ha consigliato a tutti i possessori di Galaxy Note 7 di spegnere lo smartphone e di non utilizzarlo.
Negli stessi giorni le principali compagnie aeree, seguite a ruota anche da molte altre, hanno dato istruzioni al personale aeroportuale di terra e al personale di volo per controllare che tutti i terminali Galaxy Note 7 fossero spenti dal momento dell’imbarco e fino allo sbarco dall’aereo.

Questi fatti di per sé hanno contribuito a creare l’immagine di un dispositivo pericoloso e hanno costretto Samsung a correre ai ripari in modo più energico. L’azienda ha così richiamato circa 2,5 milioni di unità  vendute prima del 15 settembre e ha avviato una campagna di sostituzione convinta di essere riuscita a risolvere il problema. Quest’ultimo sarebbe stato a carico della batteria e più precisamente dovuto a una non corretta separazione degli elementi interni.
Con un aggiornamento software rilasciato sempre nel mese di settembre, Samsung ha cercato di aiutare i propri clienti a riconoscere se il dispositivo in loro possesso rientrava tra quelli destinati al richiamo oppure se era un’unità  non affetta dal problema.
Il Journal ha riportato una fonte secondo la quale il 60% delle unità  difettose vendute negli Stati Uniti e in Korea sono state sostituite e che il 90% di questi clienti ha optato per ricevere un nuovo Galaxy Note 7 piuttosto che un rimborso della spesa sostenuta o un differente modello di smartphone.
La vendita del Galaxy Note 7 è così ripresa nell’ultima parte di settembre, dopo che Samsung ha sostituito le batterie difettose con quelle proveniente da un altro fornitore.

Purtroppo come è noto, anche alcune delle nuove unità  in commercio, così come alcune delle unità  sostituite hanno fatto registrare casi di surriscaldamento e di incendio. A questo punto il colosso Sudcoreano si è trovato costretto a prendere una decisione drastica sia per la sicurezza dei propri clienti sia per non aumentare la portata del colpo all’immagine del marchio aziendale.
Il 9 ottobre Samsung ha così smesso di sostituire i Galaxy Note 7 con nuove unità ; il giorno successivo, il 10 ottobre, ha annunciato lo stop delle vendite in tutti i mercati presidiati per poi confermare, l’11 ottobre 2016, il blocco definitivo della produzione del Galaxy Note 7.

La fine del brand Galaxy Note?

Il fallimento del Galaxy Note 7 ha segnato per sempre il marchio Note portato avanti da Samsung all’interno del proprio portafoglio di prodotti e quasi sicuramente non assisteremo al lancio di un nuovo Note. La richiesta di spegnere per questioni di sicurezza un dispositivo elettronico al momento dell’imbarco su un aereo è un qualcosa che rimane impresso nella mente di tutti (è successo qualche giorno fa anche a me su un volo Lufthansa) e per tutti ormai il Galaxy Note 7 è uno dispositivo pericoloso.
In borsa, l’impatto sul titolo dell’azienda è stato devastante: gli investitori hanno bruciato in pochi giorni più di 14 miliardi di dollari e Samsung ora si trova ad affrontare le spese per ritirare tutti i dispositivi in circolazione e per rimborsare i clienti e gli operatori telefonici.

Samsung Galaxy Note 7 borsa

Il crollo del titolo di Samsung Electronics in borsa

Il faticoso recupero dei Galaxy Note 7

Per rientrare in possesso di tutte le unità  vendute, Samsung sta inviando ai clienti (almeno a quelli che in grado di rintracciare) un kit appositamente realizzato per imballare in modo sicuro il Galaxy Note 7. Dopo aver inserito il dispositivo – spento – all’interno di una busta antistatica e di una piccola scatola, questa deve essere inserita all’interno di una seconda scatola rivestita di materiale isolante. Questa ha lo scopo di prevenire che lo smartphone e la batteria si scaldino a causa della temperatura esterna ed evitare che possano prendere fuoco durante il trasporto. Quest’ultimo deve avvenire tassativamente attraverso mezzi di terra e al momento non è chiaro dove le unità  saranno inviate e come saranno poi smaltite dall’azienda.

Samsung Galaxy Note 7

Il foglio presente nel kit di restituzione del Samsung Galaxy Note 7. Come si vede l’ultima immagine indica che il trasporto deve avvenire via terra.