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Come cancellare l’hard disk, sicuramente

Eugenio Moschini | 13 Giugno 2016

Hdd Sicurezza

È un dettaglio a cui – purtroppo – non si presta la dovuta attenzione: la cancellazione sicura degli hard disk […]

È un dettaglio a cui – purtroppo – non si presta la dovuta attenzione: la cancellazione sicura degli hard disk che state per “mandare in pensione”. Se ci pensate bene, sul vostro disco è passata tutta la vostra vita (digitale) e se questi dati finissero nelle mani sbagliate la vostra sicurezza potreste essere a rischio. Perciò, se decidete di vendere o regalare un vostro vecchio hard disk (oppure direttamente il vostro desktop o notebook), il nostro consiglio – ovviamente una volta che siete certi di avere importato tutti i dati – è quello di cancellarlo in maniera sicura. Lo stesso consiglio vale anche se state per restituire il vostro notebook aziendale (per averne uno nuovo in cambio): è vero che un manager IT degno di questo nome dovrebbe provvedere a “ricondizionare” il sistema e/o cancellare tutto in modo sicuro, ma vista la posta in gioco, perché dovreste rischiare?

Cancellare, non cancella veramente

Purtroppo, a differenza di quello che potreste pensare, in un hard disk magnetico, quando “cancellate” un file, in realtà  non cancellate, fisicamente, nulla. Semplicemente il sistema operativo sa che lo spazio prima occupato dal file (o dai file), è disponibile e quindi potrà  “riscriverci” sopra.

Soprattutto con i moderni hard disk, in cui la capacità  ormai si misura in terabyte, non è detto che lo spazio “liberato” venga immediatamente utilizzato. Basta un software di data recovery e si possono facilmente recuperare i dati, anche se li avete “cancellati” mesi fa. Anche la formattazione di un disco in pratica non elimina i dati, in questo caso semplicemente eliminate gli indici di allocazione dei file, basta un po’ di tempo e via software si ricostruisce tutto.

Infine, anche quando formattate tutto e re-installate un nuovo sistema operativo, non è assolutamente detto che i “vecchi” dati non siano più recuperabili. Alcune se alcune porzioni di disco saranno riscritte, i software di data recovery riescono a recuperare i file, anche in caso di riscrittura parziale.

Può sembrare un controsenso, ma il modo più sicuro di cancellare un hard disk (magnetico) è quello della riscrittura. E in questa guida vi spieghiamo, passo passo, come fare. Vedrete che “cancellare”, in modo sicuro, un hard disk è una procedura alla portata di tutti. Ed è vero che richiede tempo, ma è un procedimento che, una volta avviato, può continuare in automatico.

Riscrivere, per cancellare sicuramente

Sul mercato esistono molte soluzioni, gratuite e non, che funzionano all’interno del sistema operativo o che operano all’esterno. Quello che vi consigliamo noi è DBAN (Darik’s Boot and Nuke) un programma senza fronzoli, ma che svolge egregiamente il suo lavoro. Prima di vedere nel dettaglio DBAN, sottolineiamo come questo programma sia adatto a cancellare in modo sicuro gli hard disk magnetici. Per gli Ssd è consigliabile usare altre programmi, come vedremo presto.

Come accennato, DBAN è un software gratuito e a questo indirizzo potete scaricare l’ultima versione disponibile (la 2.3.0 datata 9 dicembre 2015). Si tratta di un file Iso, con cui creare un Cd di boot o, molto più semplicemente, una chiavetta Usb avviabile. Ci sono molti strumenti per fare una chiavetta di boot, noi vi consigliamo Rufus (qui trovate la nostra guida) oppure YUMI (qui) se volete creare una comoda chiavetta multiboot, un solo strumento con cui prima cancellare il disco e poi installare il sistema operativo.

Il vantaggio, di una soluzione come DBAN che parte come sistema di boot, è che potete usarla direttamente sul sistema da “pulire”; diversamente, sarebbe necessario smontare il disco e collegarlo a un altro sistema (soluzione ancora fattibile con un desktop, ma decisamente più complessa da fare con un notebook).

Una volta avviato DBAN, il menu vi offre maggiori informazioni sul programma (F2), le informazioni su cosa è necessario fare in caso di Raid (F4) oppure la lista dei comandi con cui il sistema inizia automaticamente la procedura di cancellazione (F3). A meno che non siate assolutamente sicuri, noi vi consigliamo di premere “enter” e di seguire la procedura guidata. Visto che da linea di comando, DBAN interpreta come “tutti i dischi” che vede, è un attimo cancellare inavvertitamente un disco esterno o anche la chiavetta di boot collegata al sistema.

Dalla finestra principale potete selezionare con P il tipo di PRNG (pseudo random number generator, il generatore di numeri pseudo casuali), con M il metodo di cancellazione (qui la scelta varia tra Quick Erase / RCMP TSSIT OPS-II / DoD Short / Dod 5220.22-M / Gutmann Wipe / PRGN Stream, sotto trovate la spiegazione su come operano questi metodi di riscrittura) con V il tipo di verifica (off, dopo l’ultima passata, dopo ogni passata), mentre con R il numero di volte che il metodo di cancellazione viene applicato (di default è 1, e non sempre è selezionabile).

Una volta fatte le vostre scelte, selezionate il disco da “cancellare” e premete F10. A seconda della modalità  di cancellazione che avete scelto, il tempo necessario può variare tra le decine di minuti e le decine di ore. Se non avete dati super-critici, se non siete un’organizzazione governativa (o una criminale), le impostazioni di default (DoD Short) sono più che sufficienti per cancellare sicuramente il vostro disco, senza impegnare per troppo tempo il vostro computer.

Vi segnaliamo infine che, oltre a usare J = su e K = giù per muovervi nel menù e barra spaziatrice come selezione, potete optare per le corrispondenti frecce sul tastierino e per il tasto enter.

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