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Come scegliere bene il notebook

Pasquale Bruno | 25 Ottobre 2016

Un notebook tradizionale offre diversi vantaggi rispetto a un Pc desktop: è compatto ma allo stesso comodo da usare grazie […]

Un notebook tradizionale offre diversi vantaggi rispetto a un Pc desktop: è compatto ma allo stesso comodo da usare grazie alla tastiera meccanica, può essere trasportato e utilizzato ovunque, ha una batteria che protegge il proprio lavoro anche in caso di interruzione dell’alimentazione elettrica. Ha tutto integrato e le uniche periferiche indispensabili possono essere una stampante o un router per il collegamento a Internet. I prezzi e i fattori di forma sono estremamente variabili: si va dai modelli base con schermo da 15″ e costo intorno ai 500 euro, fino ai più sofisticati modelli da gioco con hardware estremamente veloce e prezzo spesso superiore ai 1.000 euro, passando per i modelli ultrasottili e quelli più orientati alle aziende e ai professionisti. Oggi l’offerta presso la grande distribuzione e i maggiori store online è centrata soprattutto sui modelli economici e di fascia media; le altre tipologie sono meno presenti perché hanno dei canali di vendita più specializzati, anche online.

Anche intorno ai 350 euro si possono trovare dei notebook, che però sono estremamente lenti con Windows 10. Il processore Celeron N3050 di questo esempio rappresenta una palla al piede per qualsiasi tipo di applicazione; se non volete invecchiare davanti al monitor cercate qualcosa con un Core i3.

Anche intorno ai 350 euro si possono trovare dei notebook, che però sono estremamente lenti con Windows 10. Il processore Celeron N3050 di questo esempio rappresenta una palla al piede per qualsiasi tipo di applicazione; se non volete invecchiare davanti al monitor cercate qualcosa con un Core i3.

La potenza necessaria

Il primo fattore discriminante è il tipo di processore presente nel notebook. Valgono le stesse considerazioni espresse per i Pc desktop: scegliete un processore moderno e che garantisca la velocità  richiesta dal tipo di applicazioni che intendete usare, che siano suite da ufficio, giochi 3D o programmi di fotoritocco. Per i compiti più semplici raccomandiamo almeno un Intel Core i3 di quinta o sesta generazione, lasciando dove sono le macchine con processori Celeron o Pentium di qualsiasi tipo. Sulle macchine di fascia bassa, questi ultimi rischiano di introdurre un altro, pesante, collo di bottiglia su un hardware già  limitato per memoria e velocità  del disco. Un Core i3 di classe Skylake (sesta generazione, con sigla 6XXX) o al limite Broadwell (quinta generazione, sigla 5XXX) è una buona scelta per compiti di media entità ; chi ha esigenze superiori può passare al Core i5 oppure al Core i7. Per quanto riguarda i processori Amd, orientatevi sui modelli A8 oppure A10 con sigle 6XXX o 7XXX (architetture Piledriver e Steamroller), evitando i più lenti A6 o addirittura gli Amd E1 ed E2, davvero troppo limitati per qualsiasi utilizzo.

Il nodo della grafica

Se avete rispettato i consigli sopra indicati, con la grafica siete già  a posto se utilizzate il notebook per il classico lavoro da ufficio o per lo studio. Le Gpu integrate nei processori Intel o Amd di ultima o penultima generazione vanno più che bene per questo tipo di utilizzo. Anche per i notebook, i volantini della grande distribuzione spesso sbagliano indicando come “scheda grafica” la Gpu integrata nel processore.

Per avere un po’ di potenza in più con la grafica cercate un notebook con una Gpu esterna Nvidia o Amd, anche di fascia bassa, purché abbia un minimo di memoria dedicata.

Se però utilizzate il notebook per giocare vi serve qualcosa di meglio. Orientatevi su una Gpu Geforce o Radeon di ultima generazione, partendo dalla GTX 960M oppure dalla Radeon R9 M380, a salire a seconda del budget e delle necessità . Assicuratevi inoltre che la memoria video dedicata sia di tipo Gddr5 e non la più semplice Ddr, pena un notevole calo di prestazioni con i giochi.

Un Macbook da 13 pollici a 269 euro? Possibile, peccato che si tratti di un modello del 2009, con un vecchissimo processore Intel Core 2 Duo. Fate molta attenzione a offerte strepitose come queste, nessuno regala niente e questo modello è praticamente inutilizzabile con le app moderne.

Un Macbook da 13 pollici a 269 euro? Possibile, peccato che si tratti di un modello del 2009, con un vecchissimo processore Intel Core 2 Duo. Fate molta attenzione a offerte strepitose come queste, nessuno regala niente e questo modello è praticamente inutilizzabile con le app moderne.

Monitor, Ram e disco

Un componente sottovalutato è il monitor. Sui modelli base e di fascia media la risoluzione è troppo spesso limitata a 1.366 x 768 punti ed è difficile trovare qualcosa di meglio. I notebook business spesso sono personalizzabili e si può optare per una risoluzione maggiore, 1.680 pixel orizzontali è giù un bel guadagno, per arrivare fino alla Full Hd (1.920 pixel) e oltre. Per quanto riguarda la memoria Ram e il disco, lo standard per i notebook economici è 4 Gbyte e 500 Gbyte. In realtà  8 Gbyte dovrebbero essere il quantitativo minimo; a 650 euro circa (150 euro in più rispetto alla soglia minima stabilita in 500 euro) si possono trovare dei validi modelli con 8 Gbyte di Ram e con un disco Ssd da 128 o 256 Gbyte. Investire in Ram e disco è sempre consigliabile; in particolare un disco Ssd può fare la differenza tra il giorno e la notte rispetto alle lente unità  meccaniche da 2,5″ usate sui notebook.