Successivo

Tech

Fotocamere: tecnologie per la pulizia del sensore

Redazione | 3 Aprile 2016

Fotografia

Non appena le reflex digitali hanno iniziato a diffondersi nel mondo consumer, il problema della polvere ha acquistato un’importanza sempre […]

Non appena le reflex digitali hanno iniziato a diffondersi nel mondo consumer, il problema della polvere ha acquistato un’importanza sempre maggiore. Sebbene la pulizia del sensore non sia di per sé particolarmente difficile, è un’operazione delicata, in cui eventuali errori possono portare danni più gravi di quelli che si è cercato di risolvere.

Per questo i produttori hanno così sviluppato soluzioni che consentono di mantenere il sensore pulito più a lungo possibile.

La soluzione più diffusa ed efficace consiste nel far vibrare i filtri posizionati davanti al sensore. Non si tratta di filtri nati con la funzione “antipolvere”, ma del filtro antialiasing e del filtro UV / IR, che taglia le radiazioni infrarosse e ultraviolette (i sensori digitali sono sensibili a questo tipo di radiazioni e solo grazie al filtro hanno una visione dei colori più simile all’occhio umano).

Il sistema di rimozione della polvere. Il filtro antialiasing (quanto presente) e il filtro UV / IR sono montati su un telaio mobile, posto davanti al sensore e in grado di vibrare ad alta frequenza. Le microvibrazioni sono sufficienti a far cadere le particelle che si depositano.

Il sistema di rimozionedella polvere. Il filtro antialiasing e il filtro UV / IR sono montati su un telaio mobile, posto davanti al sensore e in grado di vibrare ad alta frequenza. Le microvibrazioni sono sufficienti a far cadere le particelle che si depositano.

I filtri vengono montati su un telaio in grado di vibrare a frequenze molto elevate e le microvibrazioni che si generano riescono a staccare eventuali impurità  presenti sulla superficie. La presenza dei filtri inoltre allontana la polvere dal sensore, e già  questo consente di evidenziare meno l’ombra della polvere, almeno con ottiche grandangolari o molto luminose. Questa soluzione però, sebbene piuttosto efficiente, non elimina la polvere, ma la sposta semplicemente.

La polvere rimane all’interno della fotocamera e con il tempo si ridepositerà  ancora sul sensore. Alcuni produttori hanno trovato una soluzione a questo problema introducendo una sorta di “serbatoio” per la polvere all’interno della macchina stessa. In pratica, sfruttando i vortici generati dal ribaltamento dello specchio, la polvere staccata tramite le microvibrazioni viene incanalata attraverso fessure dove viene poi bloccata definitivamente.

sensore

Il blocco dei filtri, posto davanti al sensore, ha una duplice funzionalità  antipolvere: da un lato rende meno visibile lo sporco, dall’altro, vibrando ad alta frequenza, ne favorisce la caduta.

Le mirrorless invece, non potendo beneficiare di soluzioni simili, se non la vibrazione del filtro davanti al sensore, hanno trovato una soluzione soddisfacente allontanando un poco questi filtri dal sensore. L’ombra generata dalle impurità  depositate di essi risulta così molto meno marcata ed evidente, tanto da risultare spesso del tutto invisibile.