Nel corso delle ultime settimane, il nome della The Walt Disney Company è tornato a più riprese sotto i riflettori della stampa, in modo particolare, proprio per una serie di indiscrezioni che danno la società californiana in pole position per l’acquisizione di Twitter: ma l’operazione con la società di Jack Dorsey non sembrerebbe l’unica in fase di preparazione a Burbank.
La società di Bob Iger, infatti, secondo altre indiscrezioni vorrebbe infatti acquisire pure il colosso dello streaming video, Netflix, una strategia che – secondo diversi analisti – sembrerebbe riproporre in chiave moderna quanto fatto dall’azienda californiana negli anni Cinquanta del secolo scorso, quando decise di acquisire il network televisivo americano ABC.
Proprio a proposito di quest’ultima potenziale acquisizione, alcuni analisti intravedono nell’accordo di esclusiva firmato tra Disney e Netflix una sorta di segnale premonitore di ciò che sarà : con l’ABC, infatti, la società di Burbank dapprima si assicurò un supporto per la trasmissione dei suoi contenuti, dopodiché, l’azienda è riuscita ad acquisire il player televisivo.
Oggi, del resto, Disney può contare sulle notevoli capacità creative del suo gruppo, in grado di proporre nuovi contenuti per tutti i media, contraddistinti quasi sempre da un successo incredibile: e Netflix potrebbe diventare il giusto strumento per riuscire ad entrare nelle case degli spettatori andando oltre il vecchio concetto di intrattenimento televisivo.
Per quanto riguarda invece l’acquisto di Twitter, secondo alcuni analisti, la scelta di Disney potrebbe essere dettata dall’utilità del social network per condividere la sua offerta mediatica in ambito sportivo con tutto il potenziale di una piattaforma che, comunque, può vantare ancora un gran numero di utenti e un numero di interazioni senz’altro degno di nota.