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Google AMP: al via anche in Italia

Redazione | 3 Giugno 2016

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Con un succinto comunicato sul proprio blog Google ha annunciato l’estensione della tecnologia AMP a nuove lingue compreso l’italiano. Della […]

Con un succinto comunicato sul proprio blog Google ha annunciato l’estensione della tecnologia AMP a nuove lingue compreso l’italiano.

Della soluzione Accelerated Mobile Pages ci siamo già  occupati sulle pagine del sito di PC professionale: la tecnologia diminuisce drasticamente i tempi di caricamento delle notizie sui dispositivi mobili e ora non è più limitata solo a coloro che parlano la lingua inglese.

La tecnologia di Google, disponibile per il web e nei client per le piattaforme iOS e Android, da oggi è estesa a Francia, Germania, Messico, Russia, Regno Unito e finalmente anche in Italia. C’è da notare, come spiega Anand Paka, product manager di Google News, che l’adozione di AMP permette non solo tempi di caricamento minori ma anche l’inoltro ai client di una quantità  minore di dati, quindi consente risparmi nell’utilizzo di banda e connettività  da parte di utenti ed editori.

La tecnologia che c’è dietro ad AMP è completamente Open Source (a differenza di soluzioni analoghe targate Facebook, come Instant Articles) questo vuol dire che altre società  e sviluppatori possono collaborare per perfezionare la soluzione iniziale, sapendo con esattezza come funziona dietro le quinte, evitando sia i problemi di incompatibilità , sia migliorando i profili di sicurezza delle proprie implementazioni.

L’utilizzo di AMP è ovviamente incentivato da Google su qualsiasi piattaforma, la settimana scorsa abbiamo visto apparire le Google App per iOS, con supporto di AMP, che vanno proprio in questa direzione.

Google Apps per iOS è ora compatibile con AMP

Google App per iOS è ora compatibile con AMP

Leggendo con attenzione la roadmap di Google AMP si nota come in futuro questa non sarà  limitata alla distribuzione delle news ma offrirà  supporto per blog, funzioni di accesso off line e persino soluzioni di e-commerce: la scelta di questa tecnologia può essere molto attraente per diversi publisher, professionali e non.