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Nel 2015 Kaspersky ha protetto 443.920 utenti e clienti corporate in tutto il mondo dai ransomware

Giorgio Panzeri | 24 Maggio 2016

Kaspersky Lab ha permesso ai suoi clienti di risparmiare 53 milioni di dollari nel 2015. La rimozione di un programma nocivo […]

Kaspersky Lab ha permesso ai suoi clienti di risparmiare 53 milioni di dollari nel 2015. La rimozione di un programma nocivo non aiuta a decriptare i file danneggiati e nella maggior parte dei casi non è possibile ripristinare i documenti senza la chiave di decriptazione. I dati possono essere protetti impedendo l’infezione oppure, se l’infezione c’è stata, ripristinando i dati da una copia di backup. Se non ci sono copie di backup, tuttavia, la vittima spesso può solo accettare la perdita dei dati o pagare il riscatto, senza alcuna garanzia.

A seconda del tipo di malware, del numero di file criptati e della tipologia di vittima (utente privato o azienda), il costo di decriptazione può variare da trenta e migliaia di dollari. Il riscatto medio richiesto dai cyber criminali è di 300 dollari e, secondo numerose fonti, almeno il 40% delle vittime paga il riscatto. Considerando la percentuale di utenti protetti che sarebbero disposti a pagare il riscatto e il suo costo medio, è semplice calcolare che nel 2015 Kaspersky Lab ha permesso ai suoi clienti di risparmiare 53 milioni di dollari.

Per ottenere questi risultati, le soluzioni di Kaspersky Lab integrano una tecnologia che può aiutare a proteggere i file anche in caso di infezione da parte di un malware sconosciuto e molto complesso. La maggior parte dei criptatori viene rilevata dagli antivirus per web, email e file quando cerca di accedere al dispositivo. Se il programma nocivo viene distribuito attraverso pacchetti exploit che sfruttano vulnerabilità  del sistema o dei software installati, viene bloccato dalla tecnologia Automatic Exploit Prevention, che impedisce al malware criptatore di accedere al dispositivo.