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Smarthome

È nato in Italia il portiere robot per condomini

Davide Micheli | 24 Giugno 2016

Smarthome

È nato in Italia il primo portiere robot: tra due anni potrebbe contribuire alla nascita dei condomini 2.0, in i robot si preoccupano di ricevere pacchetti e controllare gli ingressi.

Anche l’Italia dà  il suo contributo nella rivoluzione tecnologica in corso nella nostra società  moderna, e lo fa attraverso la creazione di un robot smart dedicato nientemeno che al mondo dei condominà®: stiamo parlando del portiere robot, un androide che in futuro potrà  preoccuparsi di controllare l’accesso alle case, o ancora, potrà  ritirare i pacchi e/o distribuire la posta tra gli appartamenti dei condomini.

Ad osservare il trend calante relativo alla popolarità  della figura del portiere nei condomini (soprattutto a causa dei costi), vien da pensare che, in questo caso, la tecnologia possa invece far riscoprire l’importanza di un punto di riferimento all’interno di complessi residenziali sempre più grandi, nei quali spesso le persone non conoscono nemmeno più il proprio vicino di casa.

Il robot è stato realizzato dalla Co-Robotics – spin-off nata dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – e si presenta come un androide con ruote e vassoio: il suo aspetto è caratterizzato da una livrea in cui è stata aggiunta pure una cravatta gialla, quasi a voler riproporre in chiave 2.0 il vezzo dell’antico portiere, distinto e sempre impeccabile, anche nel momento in cui si occupa di consegnare una semplice lettera al condomino.

Secondo gli sviluppatori, ci vorranno circa 2 anni di tempo per riuscire a realizzare a livello industriale questo robot smart: e nel frattempo, non è detto che pure un’altra creatura della stessa Co-Robotics, il robot domestico, possa arrivare in seguito sul mercato. Entrambi condividono un tipo di busto modificabile in funzione delle attività  da svolgere, nonché la capacità  di parlare e di agire secondo i comandi vocali impartiti dall’utente umano.

Il robot domestico presenta però un paio di accorgimenti in più, che sono un arto a tre dita (utilizzato dalla macchina per prendere e offrire cose) e una maniglia per sostenere persone con difficoltà  nei movimenti, cui va ad aggiungeresi un software in grado di individuare persone che sono cadute a terra.

I due robot potrebbero avere un prezzo tra 5-20.000 euro.