Successivo
profili-facebook-twitter-contro-declino-cognitivo

Software

I profili sui social network aiutano a contrastare il declino cognitivo

Davide Micheli | 20 Settembre 2016

Social

Il neuropsicologo italiano Giuseppe Alfredo Iannocchiari ha messo in evidenza come l’uso di profili sui social network può contrastare l’insorgenza del declino cognitivo.

Secondo il professore (nonché neuropsicologo) italiano Giuseppe Alfredo Iannocchiari l’uso di profili su Facebook o Twitter può avere un effetto positivo nel contrastare l’insorgenza del declino cognitivo e malattie correlate.

Grazie alla disponibilità  di un gran numero di stimoli e di attività  all’interno di queste piattaforme sociali virtuali, è possibile mantenere attivo il cervello delle persone maggiormente avanti con gli anni: e queste opportunità , soltanto fino a qualche anno fa, non erano proprio a disposizione di quegli anziani che magari sono (purtroppo) abbandonati a sé stessi.

La possibilità  di restare sempre aggiornati con ciò che succede con il mondo, o il fatto di apprendere ad utilizzare nuovi strumenti per comunicare, svolgendo attività  differenti, è il modo migliore per impedire al cervello di regredire: e proprio il fatto di restare a contatto con le novità  del mondo, secondo il professore, è ciò che permette agli anziani di non avere un declino.

Quando ci si confronta con una nuova sfida, come quella dell’apprendere qualcosa di inedito, avviene una vera e propria attivazione delle capacità  cognitive, che a sua volta si ripercuote positivamente sulle reti neurali, arricchendole. Del resto, poi, il mondo di Internet permette a queste persone di “muoversi” virtualmente ovunque, entrando in contatto con esperienze di ogni tipo.