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Storage, il futuro passa per il nastro

Eugenio Moschini | 2 Ottobre 2017

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PC Professionale: Le aziende hanno veramente bisogno di una soluzione con un transfer rate di 500 MB/s? Franca Stevan: In […]

PC Professionale: Le aziende hanno veramente bisogno di una soluzione con un transfer rate di 500 MB/s?
Franca Stevan: In generale possiamo sempre dire che i nastri 3592 di IBM preparano la strada per il futuro e che le specifiche dei 3592 di oggi, sarano in realtà  le specifiche degli LTO di domani. Questo significa che quello che sviluppiamo per le grandi aziende oggi potrebbe diventare quello che svilupperemo per le piccole e medie imprese tra 5-10 anni. D’altra parte oggi la necessità  di una maggior velocità  di scrittura è reale, così quanto l’esplosione della creazione di nuovi dati digitali. Innanzitutto, dobbiamo tener presente che la tecnologia 3592 riduce anche il numero di drive richiesti dagli utenti.
La differenza di velocità  di scrittura tra i nastri 3592JE e LTO aumenta maggiormente quando si tratta di salvare file di dimensioni standard. Infatti qualsiasi sistema di storage, sia a nastro che a disco, raramente raggiunge la velocità  di trasferimento ufficiale. La scrittura di piccoli file, infatti, riduce drasticamente il transfer rate di un sistema, e questo succede anche con la tecnologia a nastro. Un drive deve preparare il file prima di scriverlo, generando per esempio la sua descrizione. Tuttavia, quando i file sono troppo piccoli, il drive li scriverà  rapidamente, al punto che dovrà  aspettare fino a quando il file successivo è pronto per la scrittura. Il drive deve quindi smettere di scrivere, aspettare che il file successivo sia pronto, ecc. Questo è il tipico caso che provoca una spiacevole sorpresa: l’utente finirà  per avere un tempo di backup molto più lungo rispetto a quello che aveva stimato a causa delle molte interruzioni durante la scrittura.
Al fine di ridurre la perdita di tempo associata a questo fenomeno, il drive 3592 offre soluzioni superiori agli LTO, nel senso che dispone di un buffer di 2 GB che “prenota” il lavoro in anticipo, in modo da non perdere tempo in attesa. Se il sistema nota che ci sono troppi piccoli file che stanno rallentando la velocità  di scrittura del sistema, il drive entrerà  in questo buffer e scriverà  i file riservati, per impedire al sistema di interrompere la scrittura. Anche la tecnologia LTO è dotata di buffer: buffer da 1 GB per i drive LTO7, da 1 GB per l’LTO6 FH e da 512 MB per LTO6 HH. Ricordo anche che IBM ha sviluppato sistemi aggiuntivi quali il Fast Sync e Skip Sync, che vanno ulteriormente ad ottimizzare il tempo di backup. In generale, quando si calcola la stima del tempo di backup dei file di circa 1 GB, si consiglia di considerare quanto segue: il 70% della velocità  di trasferimento nella gamma 3592, il 60% della velocità  di trasferimento dell’LTO7 o dell’LTO6 FH e il 50% del transfer rate dell LTO6 HH. In sintesi ci vorrebbero 4 drive LTO6 o 2 drive LTO7 per raggiungere la stessa velocità  di scrittura della 3592JE.

PC Professionale: Quale tipologia di aziende oggi utilizzano la velocità  record delle 3592?
Franca Stevan: Sono quelle che hanno bisogno di manipolare o salvare grandi dimensioni di file o dati. I sei settori in cui questa tipologia di nastro è più apprezzata sono: la ricerca scientifica, l’area finanziaria (banche e assicurazioni), gli enti governativi, gli archivi di stato, il video professionale (cinema, televisione, telerilevamento e videosorveglianza), l’industria, ovviamente tutti i data center, qualsiasi settore di storage il cui scopo è di trattenere una grande capacità  di dati e, infine, in modo più verticale, coloro che hanno bisogno di un livello molto veloce di streaming dei dati come ad esempio gli utenti di big data.

PC Professionale: Che tipo di soluzione offrite alle piccole e medie imprese?
Richard Alderson: Il sistema a nastro LTO7 è concepito appositamente per soddisfare le esigenze delle PMI. Ancora una volta, l’aumento della capacità  e della velocità  significa che possiamo offrire soluzioni molto compatte. Oggi, una piccola libreria a nastro a 30 slot con dimensione 3U (cioè 13 cm di altezza e 92 cm di larghezza) può contenere 180 TB di dati e operare con una velocità  di scrittura di 360 MB/s per piccoli file o 600 MB/s per file di grandi dimensioni, tipo file da 20 GB o 30 GB. Ci sono anche molte opzioni più piccole che vanno da una semplice unità  stand-alone a piccole librerie da 10 o 20 slot. Consiglierei sempre agli utenti di disporre di una soluzione che includa più di un drive. Ieri ho preparato una configurazione per un utente nel settore del telerilevamento che va da 150 TB a 300 PB di dati nel giro di 5 anni. Il costo totale di utilizzo per 5 anni, compresi i nastri, l’installazione, la hotline tecnica e il contratto di manutenzione è leggermente superiore a 40.000 euro, in sintesi un costo medio mensile di circa 670 euro. Solo 670 euro per mettersi il cuore in pace!
Grazie al proprio software di backup, gli utenti possono configurare e automatizzare i backup: se vogliono possono impostare un ordine che resterà  valido per un intero anno, riducendo così il carico di lavoro. La cosa più importante da ricordare a qualsiasi utente, indipendentemente dalla dimensione, è che ha bisogno di proteggere i propri dati. Anche le piccole imprese che archiviano 4 TB di dati possono trarre vantaggio dalla tecnologia a nastro – avrebbero solo bisogno di acquistare un’unità  singola, due cartucce a nastro LTO7 e una cartuccia di pulizia. In media, ciò costerà  meno di 120 euro al mese per 5 anni e avere la sicurezza di mantenere i propri dati nel lungo termine, lavorando con un tempo di backup che sarà  tre volte più breve di un hard disk. Alla fin fine, un nastro LTO7 è come un hard disk, la differenza in positivo è che può mantenere i dati 7 volte più a lungo e con un errore di scrittura di 10.000 volte inferiore.

— continua —

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