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I tuoi ricordi, 10mila anni nel futuro

Redazione | 31 Maggio 2016

Fotografia Internet Social

Hi.Co è un sito web statunitense che offre un insolito servizio ai propri visitatori. Chi si registra può lasciare un […]

Hi.Co è un sito web statunitense che offre un insolito servizio ai propri visitatori. Chi si registra può lasciare un ricordo di un proprio momento, una fotografia accompagnata da un testo descrittivo. All’inizio di settembre 2016 il sito chiuderà  i battenti ma tutti i testi e le immagini inseritie entro questa data verranno fotoincise in una lastra di nickel indistruttibile, resistente al fuoco, all’acqua salata e a fortissime sollecitazioni.

Raccontano i fondatori del sito sul proprio blog, Craig Mod e Chris Palmieri, che questa lastra che ospiterà  i due milioni di parole stimate (e probabilmente qualche decina di migliaia di foto) verrà  duplicata più volte e le copie saranno distribuite in diverse località  del mondo (musei e biblioteche, in primis) per garantire la loro incolumità  nei 10.000 anni futuri.

Una capsula del tempo, come quella vista in diversi eventi statunitensi, ma con un’aspettativa di vita decisamente da primato alla quale stanno contribuendo migliaia di persone da ogni parte del mondo, Italia compresa, insieme a scuole di ogni ordine di studio.

Un dettaglio della lastra di nichel fotoincisa da Hi.Co

Un dettaglio della lastra di nichel fotoincisa da Hi.Co

Le informazioni sulla lastra di nickel, di circa due pollici quadrati, sono consultabili e leggibili attraverso l’utilizzo di un microscopio con un fattore di ingrandimento di 1.000x. Gli organizzatori motivano la scelta di supporti fisici piuttosto che digitali sia con argomentazioni economiche sia con decisioni tecnologiche. La soluzione digitale, simile a quella utilizzata da Web Archive che immagazzina le home page di molti siti web, deve considerare i costi di mantenimento dei database in una scala temporale così elevata e il loro eventuale trasferimento o conversione in formati via via ‘attuali’. Se oggi è complicato aprire documenti creati vent’anni fa con programmi non più commercializzati, chissà  cosa potrebbe accadere in 10.000 anni. In un lasso di tempo così lungo potrebbero anche venire a mancare le risorse (o le motivazioni) per mantenere in vita un progetto il cui stesso scopo potrebbe apparire poco interessante per le generazioni a venire.

Commenta un reporter di “The Atlantic” che una capsula del tempo pensata per resistere fino ad anni così remoti «è ottimismo in bottiglia»: ci fa rendere concreta la speranza che la razza umana sopravviva così a lungo con la voglia di decodificare e interpretare reperti del nostro presente.