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Abbiamo intervistato PostPickr, la startup per la gestione dei social.

Redazione | 11 Marzo 2016

La gestione dei canali social è una delle necessità  più impellenti per chi si occupa di Web e Digital. Gli […]

La gestione dei canali social è una delle necessità  più impellenti per chi si occupa di Web e Digital. Gli strumenti per la gestione di queste piattaforme, in una forma centralizzata sono già  diverse, ma solo una di loro è completamente Made in Italy e si sta preparando per il grande salto: stiamo  parlando di PostPickr.

Abbiamo intervistato Maurizio Lotito, co-founder di PostPickr e gli abbiamo chiesto di parlarci della sua startup, di come è nata, le speranze, le difficoltà  e gli obiettivi.

Ciao Maurizio, come è nata l’idea di PostPickr?

L’idea di PostPickr ci è venuta nell’aprile 2013 in seguito allo sviluppo di un piccolo software per la pubblicazione programmata di post sul suo profilo Facebook da parte di Antonello (attuale co-founder).  Osservando il mercato per prodotti simili, ci siamo resi conto che non esisteva un social media tool “Made in Italy”, che parlasse la nostra lingua come prodotto ma soprattutto come supporto ed assistenza (io preferisco il termine “esperienza”). Inoltre i tool in commercio presentavano lacune che noi eravamo pronti a colmare con soluzioni innovative.

Come ha visto la luce questo progetto nato da un piccolo software?

Da utilizzatori sul campo di altri social tool abbiamo cominciato con i classici “e se facessimo così?”, “ti immagini se…”, “servirebbe questa funzione…” e via dicendo. Idea dopo idea, chat dopo chat, birra dopo birra, ci siamo ritrovati a dedicare ogni minuto del nostro tempo libero, comprese le notti, i weekend e le ferie allo sviluppo del primo prototipo.

Dopo sei mesi siamo usciti online in beta privata per raccogliere i primi early adopter. Da quel momento in poi lo sviluppo ha assunto un carattere collaborativo: l’ascolto dell’utente e dei suoi bisogni è diventato prioritario e la roadmap veniva ridisegnata sulla base dei feedback raccolti, senza chiaramente stravolgere il focus e l’approccio originale dell’applicazione.

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I founder di PostPickr, da sinistra: Maria Miracapillo, Maurizio Lotito, Antonello Fratepietro

Messo a punto l’MVP siamo passati in beta pubblica per far crescere la base utenti ed ottenere validazioni più ampie alla nostra idea, fino al rilascio della seconda versione di PostPickr, destinata a diventare la futura versione commerciale.

Per accelerarne il completamento abbiamo lanciato una campagna di crowdfunding a sostegno del progetto (tuttora in corso e che scadrà  il 10 marzo) rivolta sia all’attuale community di utilizzatori che ai nuovi potenziali clienti. Attraverso un’operazione di pre-selling, in cambio delle donazioni i sostenitori riceveranno un abbonamento scontato del 55% ad uno dei futuri piani a pagamento.

I risultati sono già  più che soddisfacenti: il traguardo finanziario è stato raggiunto con 13 giorni di anticipo e la campagna ha acceso i riflettori sul nostro progetto portandoci rapidamente all’attenzione nazionale dei media e degli operatori del settore.

Fare startup non è proprio facilissimo in Italia, quali sono state le maggiori difficoltà  incontrate?

La principale difficoltà  è la stata la velocità  di esecuzione. PostPickr è un progetto interamente realizzato ed autofinanziato dal team dei fondatori. Non disponendo di risorse finanziarie suppletive, abbiamo dovuto mantenere attive le nostre precedenti attività  lavorative (Maurizio come socio di un’agenzia di comunicazione, Antonello e Maria titolari di un’azienda di sviluppo software), necessarie alla quotidiana sussistenza, dedicando allo sviluppo di PostPickr tutto il restante tempo.

Se avessimo potuto impiegare il 100% del nostro potenziale sin dall’inizio, probabilmente saremmo già  sul mercato con un prodotto maturo ed affermato. Eppure la scelta di bootstrappare il più possibile è stata fortemente voluta: dalla nostra abbiamo un team con un’importante esperienza professionale ed imprenditoriale alle spalle, perfettamente distribuito e multidisciplinare, capace di avviare e gestire in autonomia la fase di early startup. Questo ci ha permesso di sviluppare la nostra idea senza cedere prematuramente quote societarie e potere decisionale a soggetti terzi.

C’è stato però un episodio che ha rischiato di compromettere seriamente la riuscita del nostro progetto. Lo scorso ottobre 2015, proprio mentre eravamo in procinto di rilasciare la nuova release, ricevemmo da Facebook la notifica di una presunta violazione della Platform Policy. L’accusa era palesemente infondata, ma nonostante l’appello e tutte le spiegazioni fornite, Facebook applicò una restrizione permanente alla nostra applicazione, e peggio, oscurò indiscriminatamente tutti i post con foto pubblicati dagli utenti attraverso PostPickr.

Tempesta perfetta: utenti nel panico e la nostra applicazione profondamente mutilata nelle funzionalità . Per fortuna, grazie ad un’operazione di trasparenza e coinvolgimento della community siamo riusciti ad ottenere l’attenzione di Facebook ed il conseguente ripristino di tutti post oscurati e di tutte le restrizioni applicate. Ma ce la siamo vista davvero brutta!

Parliamo di numeri, qual è la situazione attuale (numero utilizzatori, competitors sul mercato)?

In due anni di beta testing operato, esclusivamente nel mercato italiano, abbiamo superato i 3.700 iscritti alla piattaforma, composti prevalentemente da professionisti, agenzie, organizzazioni, editori, PMI e brand. Sono stati collegati alla piattaforma più di 11.000 account social attraverso i quali sono stati pubblicati più di 1.600.000 post. Abbiamo inoltre un’elevata percentuale di utenti attivi e vantiamo tra i nostri iscritti professionisti di assoluto rilievo nel panorama nazionale del social media marketing.
La scelta di realizzare un prodotto che parlasse non solo in italiano ma agli italiani e di aprirlo al contributo e alla partecipazione della community ci ha consentito rapidamente di accreditarci come l’alternativa italiana ai big player internazionali.

Con questi numeri, avrete sicuramente stilato gli obiettivi a breve e lungo termine. Vuoi raccontarceli?

In primis consolidare il vantaggio competitivo e raggiungere una posizione di leadership nel mercato italiano, che resterà  sempre centrale nel nostro modello di sviluppo.
A seguire, contiamo entro l’anno di rilasciare la prima versione localizzata in lingua inglese ed eseguire un primo test di ingresso nel mercato internazionale. In quel frangente sarà  decisivo il ricorso a finanziamenti che ci consentano di aggredire quel mercato il più efficacemente possibile. L’obiettivo che ci siamo posti è di raggiungere almeno il milione e mezzo di iscritti in tutto il mondo entro cinque anni.
Dal punto di vista del prodotto abbiamo una roadmap di sviluppo serrata a 12 mesi che prevede il completamento delle funzioni mancanti e il rilascio di nuove funzionalità  che renderanno la nostra soluzione ancora più completa ed innovativa. Lavoreremo molto anche sul fronte dell’ottimizzazione del responsive design, per garantire maggior usabilità  anche in mobilità , in attesa del rilascio della prima app nativa.