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HowTo | OS

Chrome Os, un’alternativa per configurazioni hardware limitate?

Gianluca Marcoccia | 5 Marzo 2018

Posta Software

È possibile installare Chrome Os, il sistema operativo di Google, su una configurazione hardware datata? In linea teorica sì, ma esistono alternative più efficienti.

Sulle pagine di PC Professionale non ho mai visto articoli che riguardino né Chrome Os di Google né i notebook equipaggiati con questo sistema operativo. Ci potreste illustrare vantaggi e svantaggi rispetto a Windows e Mac, la sua resistenza agli attacchi da virus, la possibilità di scaricare ed usare Open Office di Oracle, Microsoft Office e le applicazioni più comunemente usate?
Potete infine spiegarci le differenze con Android e se sia possibile accedere a Google Play? Il fatto di avere una memoria di massa di soli 64 Gbyte è un fattore limitante? Da quel che ho potuto vedere non ci sono notebook Chrome Os dotati di una quantità maggiore di memoria.
Gianfranco Dattoli,via Internet

Il Chrome Os di Google è un sistema operativo basato sul nucleo centrale di Linux in abbinamento a un browser Chrome utilizzato come interfaccia utente principale. Da un punto di vista legale, Chrome Os è una versione che contiene codice proprietario aggiunto al Chromium Os, che è invece rilasciato con una politica open source. Questa è la stessa strategia adottata da Chrome, il browser di Google, di cui esiste un equivalente open source chiamato Chromium.

Chrome Os è fornito come sistema operativo preinstallato su alcuni portatili, spesso chiamati Chromebook. Questi computer sono molto simili ai netbook, commercializzati a partire dal 2007, nei quali la filosofia di base era di fornire una combinazione hardware/software economica per ambienti educational, destinata in particolare ai Paesi in via di sviluppo. Anche nei Chromebook la dotazione hardware è spesso ridotta all’essenziale e ciò, unito al sistema operativo “free”, contribuisce al contenimento del prezzo di acquisto. Una buona parte del risparmio è ottenuto grazie a una radicale integrazione con i servizi cloud, che si propongono come sostituti della capacità di memorizzazione locale. È per questo motivo che spesso i Chromebook sono caratterizzati dall’utilizzo di eMMC (Embedded Multi Media Card) o di piccole unità Ssd come memorie di massa.

Chromebook

Uno degli ultimi portatili fornito con Chrome Os preinstallato è il Pixelbook di Google. Le prestazioni sono eccellenti ma il suo prezzo elevato lo pongono in una categoria diversa rispetto agli altri Chromebook.

Un’altra caratteristica del Chrome Os è il supporto alle Chrome Apps. Si tratta di applicativi scaricabili da repository dedicati, con una modalità di fruizione molto simile alle app di Android. Come spiegato in precedenza, Chrome Os è fornito come sistema operativo preinstallato. È per questo motivo che di norma non viene presentato sulle riviste di informatica o nei forum dedicati.

Sebbene sia concettualmente possibile procedere al suo caricamento in un proprio computer, questa scelta deve essere valutata con cura: se la configurazione hardware del computer in questione non è minimale è probabile che risulti più interessante adottare una distribuzione GNU/Linux completa, pressoché equivalente come prestazioni ma con una base software più estesa e funzionale. Se invece le ristrettezze nella configurazione hardware sono tali da non consentire una fruizione adeguata di Linux, potrebbe risultare più interessante l’utilizzo di una versione ad hoc di Android per la piattaforma x86, che è ottimizzato per girare al meglio anche su processori meno performanti e con quantità di Ram limitate. Il grande vantaggio di questa scelta è che, con questo sistema operativo, si avrà accesso tramite Google Play alla sterminata gamma di app e si potrà usufruire del software che richiede le Api (Application Programming Interface) specifiche di Android come, ad esempio, quelle dedicate ai accessori wearable e alla gestione e alla comunicazione con i dispositivi esterni.

Tutti i sistemi operativi sopra indicati, essendo basati su versioni custom del kernel di Linux, offrono un’ottima resistenza a virus, malware e cavalli di Troia. Limitando l’utilizzo dell’account di amministratore alle operazioni per cui è strettamente necessario si otterrà un buon livello di protezione dagli attacchi informatici di ogni tipo.

(tratto dalla Rubrica POSTA del numero 324 di PC Professionale, vi ricordiamo che per questioni di tipo tecnico o comunque legate al funzionamento o al malfunzionamento di hardware o software potete scrivere all’indirizzo di posta elettronica: [email protected]
Compatibilmente con la natura del problema cercheremo di rispondere sulle pagine del giornale. Non vengono fornite risposte dirette via mail.)