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Software

File Maker Pro 15: applicazioni database per Windows, Mac e mobile – la prova

Dario Orlandi | 21 Febbraio 2017

FileMaker è un database desktop di lunga tradizione: la prima release risale addirittura alla metà  degli anni ’80, e dalla […]

FileMaker è un database desktop di lunga tradizione: la prima release risale addirittura alla metà  degli anni ’80, e dalla fine di quel decennio è disponibile sia per Windows sia per Mac OS. FileMaker è sviluppato da un’azienda omonima, controllata da Apple anche se indipendente; non deve stupire l’attenzione e l’integrazione forte con i computer, i sistemi operativi e i dispositivi sviluppati dall’azienda di Cupertino.

L'interfaccia di sviluppo di FileMaker 15 non si discosta troppo dalle versioni precedenti; sono state riviste alcune icone e le etichette testuali delle schede sono state sostituite da glifi.

L’interfaccia di sviluppo di FileMaker 15 non si discosta troppo dalle versioni precedenti; sono state riviste alcune icone e le etichette testuali delle schede sono state sostituite da glifi.

Nei primi anni FileMaker ha rappresentato un’alternativa più accessibile, ma limitata, ai database più diffusi, ma nel corso del tempo è cresciuto molto, diventando un vero database relazionale e integrando funzioni avanzate. Da tempo ormai non ha nulla da invidiare ai concorrenti, anzi offre un eccellente compromesso tra potenza e usabilità . Inoltre, il suo sviluppo è stato continuo e regolare, senza i grossi salti nelle funzioni e nell’interfaccia: è cresciuto versione dopo versione, integrando nuovi strumenti ed estendendo quelli esistenti, con una grande attenzione verso i suoi utenti. Basti pensare che il formato dei file database non cambia dalla versione 12: si può aprire un progetto realizzato quasi cinque anni or sono senza doversi preoccupare di compatibilità  e migrazione dei dati. La compatibilità  all’indietro, però, non significa che in questo intervallo non ci siano state novità : se si sfruttano le nuove funzioni introdotte nelle ultime release di FileMaker, infatti, i database generati non saranno più utilizzabili con le versioni più vecchie dell’ambiente di sviluppo.

Per garantire l'accesso ai database da dispositivi eterogenei, come smartphone e tablet, gli sviluppatori devono creare formati dedicati a ogni tipologia di device.

Per garantire l’accesso ai database da dispositivi eterogenei, come smartphone
e tablet, gli sviluppatori devono creare formati dedicati a ogni tipologia di device.

FileMaker, per lo meno nella versione base, è un prodotto all-in-one: integra cioè sia il motore database vero e proprio, sia gli strumenti di sviluppo per creare la logica e l’interfaccia di accesso agli archivi, sia il runtime necessario per eseguire le applicazioni realizzate. Lo stesso prodotto è indicato sia per chi deve progettare e implementare una soluzione di archiviazione, sia per chi deve poi utilizzarla. In realtà , negli ultimi anni FileMaker ha aumentato le funzioni di accesso a sorgenti dati remote, e può essere utilizzato anche come front end per accedere ad archivi memorizzati su altri database: la nuova versione offre driver per DB2 e PostgreSQL, che si aggiungono a MySql, Microsoft Sql Server e Oracle. L’ambiente di sviluppo è cambiato poco rispetto all’ultima versione: oltre ad alcune novità  cosmetiche (nuove icone, un’impostazione più moderna delle schede e dei pannelli dell’interfaccia utente di sviluppo) segnaliamo un significativo miglioramento dell’ambiente di scrittura del codice (Area di lavoro script), che finalmente supporta l’Undo illimitato e integra l’evidenziazione della sintassi. Gli aggiornamenti vengono segnalati, scaricati ed eseguiti all’interno dell’interfaccia dell’applicazione, semplificando le procedure di update specialmente negli ambienti in cui ci sono molte licenze installate.

Il sistema di aiuto di FileMaker 15 è stato spostato nel Web; questa scelta permette all'azienda di aggiornare e correggere le informazioni con la massima tempestività , ma richiede una connessione attiva.

Il sistema di aiuto di FileMaker 15 è stato spostato nel Web; questa scelta permette all’azienda di aggiornare e correggere le informazioni con la massima tempestività , ma richiede una connessione attiva.

In passato FileMaker (così come gli altri database desktop) era utilizzato principalmente in locale: un unico computer ospitava l’ambiente di sviluppo ed esecuzione, e l’archivio delle informazioni vero e proprio. Oggi, però, lo scenario è mutato in modo radicale, e anche la line up dei prodotti di FileMaker è cambiata per adattarsi ai tempi. Un componente sempre più importante dell’ecosistema è FileMaker Go, l’App per dispositivi iOS (iPhone e iPad) che consente un accesso nativo alle applicazioni realizzate con il database per Pc e Mac. Gli sviluppatori devono prevedere l’accesso tramite dispositivi mobile e realizzare interfacce capaci di supportare la dimensione e il rapporto d’aspetto dei loro schermi, ma l’ambiente di sviluppo offre tutto il necessario per semplificare al massimo la creazione di database cross platform, accessibili sia da computer sia da mobile.

La nuova versione dell'ambiente di scripting supporta (finalmente) l'Undo illimitato e offre la funzione di evidenziazione della sintassi.

La nuova versione dell’ambiente di scripting supporta (finalmente) l’Undo illimitato e offre la funzione di evidenziazione della sintassi.

Proprio nel supporto alle funzioni e alle tecnologie dei dispositivi iOS la nuova versione di FileMaker mostra alcune delle innovazioni più interessanti: innanzi tutto, è ora disponibile il login tramite il lettore di impronte digitali Touch ID. Al primo accesso FileMaker Go richiederà  le credenziali e le salverà  nel portachiavi (keychain) del dispositivo iOS; in seguito basterà  toccare il lettore di impronte digitali per completare l’autenticazione, in modo sicuro e rapidissimo. Notevole è l’implementazione di questa novità : per abilitare il supporto Touch ID, gli sviluppatori di database FileMaker devono soltanto aggiungere un segno di spunta accanto a una singola opzione.

Sempre rimanendo nello stesso filone, FileMaker Go supporta anche la tecnologia 3D Touch, un’esclusiva delle ultime versioni di iPhone: le versioni 6S e 7 sono capaci di riconoscere due diversi livelli di pressione sullo schermo e attivare funzioni speciali. Nel caso dell’App mobile di FileMaker, una pressione forte richiama l’elenco dei database registrati, e permette di aprire la soluzione cercata in una sola operazione, senza essere costretti a passare dall’interfaccia di navigazione interna all’App. La nuova versione di FileMaker Go può anche sfruttare le chiamate all’Sdk di iOS per comunicare con App di terze parti: per esempio, si possono sfruttare queste integrazioni per aprire un documento in un’altra App, modificarlo e poi reimportare la nuova versione nel database. Un’altra novità  promettente è il supporto per iBeacon: questa tecnologia sviluppata da Apple e basata su Bluetooth Low Energy permette la comunicazione con i dispositivi iOS per segnalare la presenza e la posizione. Gli iBeacon agiscono come radiofari, con una copertura di qualche metro, e possono essere utilizzati per implementare automazioni avanzate: si possono dotare di iBeacon le opere di un museo, gli attrezzi di una palestra oppure le stanze di una casa, e implementare funzioni di automazione come la rilevazione della posizione e l’interazione con il client. FileMaker Go supporta questa tecnologia, che può rivelarsi utile per esempio nelle soluzioni dedicate alla logistica.

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Abbiamo già  spiegato lo stretto legame tra FileMaker e Apple, ma in passato questa relazione aveva escluso il mondo Android, un segmento di mercato che oggi è difficile trascurare. La novità  probabilmente più significativa della nuova versione di FileMaker riguarda proprio l’apertura agli smartphone Android e a tutti gli altri sistemi operativi mobile. Il componente cruciale si chiama WebDirect, e non è una novità  assoluta; al contrario, fa parte della dotazione di FileMaker fin dalla versione 12. Si tratta di un motore di rendering basato su Html5 che trasforma l’interfaccia del database in semplici pagine Web, visualizzabili con qualsiasi browser moderno e su qualunque piattaforma software. WebDirect è nato per i browser per computer, ma è poi stato esteso e migliorato per consentire l’accesso anche con i tablet Android, e oggi anche tramite i piccoli schermi degli smartphone, grazie a una serie di modelli responsive, capaci cioè di adattarsi ai fattori di forma, alle dimensioni e alle risoluzioni più varie. Il rendering dell’interfaccia è migliorato molto con la maturazione di questa tecnologia, e soprattutto sono cresciute le prestazioni: oggi l’accesso a un database via browser è quasi sempre un’esperienza soddisfacente, e capita addirittura di dimenticarsi che non si sta utilizzando un’App nativa. In generale, comunque, FileMaker Go garantisce prestazioni superiori e una maggiore ottimizzazione, ed è preferibile per gli utenti dei dispositivi iOS.

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Il limite principale di WebDirect e della connessione con i dispositivi mobile è l’infrastruttura necessaria: l’accesso remoto, via Html o con App native, richiede infatti FileMaker Server, una versione più potente e completa rispetto alla semplice Pro, ma anche molto più costosa. Inoltre, è necessaria un’infrastruttura hardware e di rete tutt’altro che trascurabile, in particolare se si vuole consentire l’accesso ai database anche via Internet, fuori dalla rete locale. Nel nostro Paese, infatti, non è ancora disponibile la versione cloud ufficiale dell’infrastruttura server.

In alternativa, FileMaker supporta da tempo l’accesso peer to peer, ossia la connessione da un computer a un database memorizzato su un’altra macchina della Lan (su cui dev’essere installata un’altra licenza di FileMaker Pro); ma questa modalità  di funzionamento non è utilizzabile con i dispositivi mobile e non offre alcune importanti funzioni avanzate, in particolare sul fronte della sicurezza (come per esempio la gestione dei backup). Più in generale, con l’introduzione della versione 15 FileMaker ha abbracciato con maggiore convinzione il sistema di licenze ad abbonamento. Le vecchie licenze perpetue sono ancora disponibili, e i loro prezzi rimangono invariati, ma accanto a loro è stato creato un nuovo sistema di tariffazione, chiamato FileMaker per Team, con costi per utente e non per postazione. Queste soluzioni richiedono almeno un’installazione server e prevedono un costo per utente indipendente dallo specifico client (Pro, Go o WebDirect) utilizzato per la connessione.

FileMaker Pro 15
Euro 425,78 Iva inclusa(1 postazione)
FileMaker Pro Advanced costa 669,78 euro;
FileMaker Server da 3.359,88 euro (5 utenti).
Voto: 8,0

+ PC PRO: Avanzate soluzioni pronte all’uso • Interfaccia di scripting migliorata • Ottima integrazione con i device iOS

– PC CONTRO: L’accesso mobile (WebDirect e Go) richiede FileMaker Server • Le licenze server cloud non sono disponibili nel nostro Paese

Produttore: FileMaker