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Editoriale | Magazine

Gioie e dolori della casa connessa

Giorgio Panzeri | 3 Febbraio 2016

Editoriale

Sia quando si lavora, sia nei momenti di pausa siamo sempre più dipendenti dalla connessione a Internet La tecnologia è […]

Sia quando si lavora, sia nei momenti di pausa siamo sempre più dipendenti dalla connessione a Internet

La tecnologia è entrata di prepotenza nelle nostre case. Dai televisori sempre più connessi in grado di utilizzare app come gli smartphone e vedere contenuti in streaming come Netflix o Infinity, dai sistemi audio in grado di distribuire la nostra musica preferita in tutti gli ambienti, ai sistemi di controllo e gestione della casa (come telecamere e sistemi di sorveglianza), tutto ruota attorno a un punto focale: la connessione Web.

Su questo numero vi proponiamo un approfondito articolo che illustra come sfruttare al massimo la qualità  dei servizi multimediali in casa. Qui però io vorrei parlare di vantaggi e problemi che la tendenza Internet-centrica determina. Innanzitutto la connessione. Per chi, come me, abita in una grande città  sono disponibili molte alternative per avere una connessione veloce. La fibra arriva ormai quasi ovunque e le offerte sono concorrenziali e variegate. A cosa serve una rete veloce? A tutto. Vi siete comprati un nuovo televisore 4K e volete vedere i contenuti in questa risoluzione? L’unica strada da percorrere è lo streaming video. Quest’anno Netflix proporrà  oltre 600 ore di video in risoluzione 4K. Ma anche Infinity e Chili offrono film e serie televisive in ultra HD. L’unica soluzione alternativa allo streaming su banda larga è quella di Sky, che però richiede la parabola e ha costi molto più elevati rispetto alla concorrenza. Sul supporto fisico esiste poco o niente perché lo standard non è ancora stato completamente definito e molti grandi produttori preferiscono fornire lettori evoluti in grado di fare l’upscaling dei film in Blu-ray.

Ma non è solo la multimedialità  a giovarsi di una rete veloce. Come accennavo all’inizio, la tecnologia è entrata prepotentemente nelle nostre case. Via Web e con una semplice telecamera di videosorveglianza da poche decine di euro possiamo controllare che non ci siano accessi sospetti oppure semplicemente vedere come stanno i nostri figli. Sempre via Web possiamo variare la temperatura degli ambienti, alzare o abbassare le tapparelle, accendere o spegnere le luci. Ecco, uno dei problemi sta proprio qui: le reti possono essere una grande opportunità  ma la percentuale di territorio nazionale coperto da Internet veloce è ancora troppo bassa. Siamo ancora in ritardo rispetto alla media europea.

E c’è un altro problema da non trascurare relativo alla casa connessa: la sicurezza. Televisori intelligenti ed equipaggiati con un sistema operativo (nella maggioranza dei casi Android), frigoriferi o lavatrici che si connettono alla rete per fornirci informazioni, sistemi di videocontrollo remoto sono potenziali punti di accesso per i malintenzionati che vogliono entrare in possesso di dati personali. Per ora non è successo nulla, ma basta un’app infetta che attacca la smart Tv per compromettere l’integrità  della nostra rete casalinga.