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La privacy innanzitutto

Giorgio Panzeri | 5 Marzo 2015

Questo numero di PC Professionale è veramente ricco di argomenti imperdibili. Cominciamo con la sicurezza. Una parte sempre più consistente […]

Questo numero di PC Professionale è veramente ricco di argomenti imperdibili. Cominciamo con la sicurezza. Una parte sempre più consistente del lavoro, del tempo libero e dello studio si basa sugli strumenti offerti da Internet, ma ogni volta che visitiamo una pagina Web, leggiamo una mail, partecipiamo a un gruppo social o acquistiamo un oggetto o un servizio, sveliamo qualcosa di noi. Questi dati permettono di tracciare profili molto precisi su gusti, interessi e perfino problemi (economici, di salute e così via) di ogni navigatore. Si tratta di informazioni preziose, che fanno gola a molte aziende e vengono comprate e vendute ogni giorno.

Come possiamo fare per difenderci, per mantenere la nostra privacy e non diffondere in rete il nostro profilo? Nell’articolo che trovate nelle prossime pagine analizzeremo i rischi principali per la privacy e la sicurezza personale, e cercheremo di individuare gli strumenti e i comportamenti più adatti per minimizzarli. Devo dire che personalmente sono un po’ fissato con la privacy. Non mi piace che i miei dati personali, le cose che apprezzo, i miei problemi siano di dominio pubblico. Anche se vengono utilizzati solo per modellare offerte pubblicitarie in base al mio profilo. Allora utilizzo Gmail solo per le cose più banali mentre mi appoggio a un server di posta professionale (che sono sicuro non adotta software per l’analisi delle mail) per la mia corrispondenza. Uso DuckDuckGo come motore di ricerca perché garantisce la privacy delle mie indagini sul Web. Preferisco BBM o Telegram a Whatsapp (soprattutto ora che è stato acquisito da Facebook) per la messaggistica istantanea. Sono paranoico? Forse, ma preferisco essere protetto.

Non stiamo parlando di cose illegali, ma di protezione dei miei dati personali. Pensate solo a quanto spam già  oggi vi arriva senza che ne abbiate fatto esplicita richiesta. Non perdete, in questo numero, anche l’articolo tecnologico sui dischi HDD, SSD e SSHD. Abbiamo messo a confronto le prestazioni ottenibili con i classici dischi magnetici (HDD), con i più moderni allo stato solido (SSD) e a quelli ibridi (SSHD), un po’ allo stato solido e tanto magnetici. Ma non solo. Visto che a livello di prestazioni i dischi SSD sono imprendibili, vi faremo scoprire in quali situazioni eccelle ciascuna delle tecnologie disponibili in commercio. Concludo consigliandovi la lettura dell’articolo sulla fibra ottica. Si parla di tecnologia presente e futura, e della differenza tra le proposte presenti in Europa e nel nostro Paese. Buona lettura a tutti.