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Editoriale | Magazine

Mega-Processori per il Mega-Tasking

Michele Braga | 5 Luglio 2017

Editoriale

Nei sei mesi appena passati e dopo un lungo periodo di letargo, Amd e Intel hanno deciso di dare uno […]

Nei sei mesi appena passati e dopo un lungo periodo di letargo, Amd e Intel hanno deciso di dare uno scossone all’intero settore dei processori: niente modelli che sono solo una piccola rivisitazione di quelli precedenti, ma finalmente innovazioni vere a livello di architettura.

Dopo aver introdotto l’architettura Zen e i processori Ryzen, Amd si appresta a tornare con prepotenza nel settore delle Cpu di fascia alta: Threadripper – a Sunnyvale hanno deciso di adottare nomi molto evocativi visto che la traduzione in italiano è lo squartatore di thread – sarà  proposto nel segmento HEDT (High-End Desktop) e offrirà  16 core e supporto a 32 thread, mentre Epyc approderà  nel segmento enterprise nel tentativo di guadagnare quote di mercato rispetto a Intel.

Quest’ultima ha da poco annunciato la nuova gamma di Cpu Core i7 e Core i9, sempre per il segmento HEDT, con architettura Kaby Lake-X o Skylake-X e un numero di core variabile da 4 a 18 e supporto da 4 a 36 thread, mentre nelle prossime settimane dovrebbe rivelare maggiori dettagli in merito alla piattaforma Xeon Scalable Processor. Se ancora non lo avete capito il Mega-Tasking è la nuova moda verso la quale ci stanno spingendo: con due o quattro core saremo obsoleti, ma anche con otto o dieci core non sarà  più possibile vantarsi di avere un desktop all’ultimo grido.

Più core permettono di fare più cose nello stesso momento: per alcuni è un desiderio che si trasforma in realtà , ma per molti resterà  una meta irraggiungibile. Per assemblare o acquistare un desktop con i nuovi mega-processori bisognerà  spendere parecchio denaro: per Threadripper si parla di circa 800 euro per il solo processore, mentre per le unità  Intel i prezzi spazieranno da circa 1.000 euro a quasi 2.000 euro in funzione del modello. Sarà  possibile giocare al massimo delle prestazioni, registrare il video della sessione di gioco, codificarla e trasmetterla in streaming via Internet in tempo reale.

Potremo fare elaborazioni complesse in background e avere ancora risorse di elaborazione disponibili per altri task. Resta però il dubbio che tutta questa potenza di calcolo sia davvero necessaria non tanto per l’utente comune che con un quad core è in grado di fare tutto, ma anche per quelli più evoluti, soprattutto senza un’ottimizzazione specifica sul lato software. Michele Braga