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Smartphone

I device mobile utilizzati per migliorare l’umore

Davide Micheli | 1 Agosto 2016

Smartphone Tablet

Secondo uno studio condotto dalla Facoltà  di Psicologia dell’Università  di Basilea, è possibile impiegare device mobile per migliorare l’umore delle persone.

Quante volte sentiamo rimproveri nei confronti di persone che, a causa del loro utilizzo dei device mobile, spingono altri individui a manifestare il loro disappunto? Ebbene, ora dall’Università  di Basilea, giungono notizie molto interessanti circa l’uso di smartphone e tablet: questi dispositivi possono essere utilizzati, infatti, per migliorare l’umore di chi li impiega, sfruttando alcuni esercizi da proporre all’utente in momenti particolari.

Lo studio promosso dalla Facoltà  di Psicologia dell’Università  della città  affacciata sul Reno, i cui risultati sono stati resi pubblici sulla rivista di settore Frontiers in Psychology, evidenziano come – facendo ricorso all’uso di alcuni esercizi di breve durata e strutturati in un certo modo, si possa contribuire a rendere di buon umore le persone, soprattutto quando le stesse non dovessero avere altro di interessante a portata di mano per ingannare il tempo.

Per la loro sperimentazione, i ricercatori dell’Università  di Basilea hanno coinvolto 27 giovani individui di sesso maschile, senza particolari problemi, ai quali è stata sostanzialmente offerta la possibilità  di utilizzare dei video della durata di cinque minuti, beneficiando in questo modo di una sorta di sostegno psicologico, offrendo peraltro agli utenti la possibilità  di selezionare il proprio modulo di esercitazione preferito.

Le persone coinvolte nello studio, quindi, potevano utilizzare questi moduli in particolari momenti della giornata: alcuni hanno voluto rievocare un’esperienza emotiva particolare, o ancora, in altri casi gli utenti si sono cimentati nella ripetizione di alcuni precetti, a mo’ di meditazione, o ancora, si sono divertiti con la mimica facciale o, infine, si sono dedicati alla contemplazione delle sensazioni fisiche o all’auto percezione di sé stessi.