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La morte di Michael Jackson coglie in fallo Google

Redazione | 29 Giugno 2009

Google Social

Il motore di ricerca confonde la morte dell’artista pop con quella di un omonimo scrittore e subissato dagli accessi sospende per mezz’ora il servizio News

Come per ogni evento di risonanza mondiale, anche la morte di Michael Jackson ha portato con sé ripercussioni su come la Rete si è trovata pronta a diffondere la notizia e a gestire gli accessi alle news in tempo reali.

Certamente il comportamento più anomalo l’ha avuto Google, che nelle prime ore successive alla notizia della scomparsa del re del pop, dava come risultato principale a chi cercava “Michael Jackson died”: 30 agosto 2007 (age 65) London. Si trattava di un link a Wikipaedia relativo allo scrittore Michael Jackson morto appunto nel 2007, e il fatto che Google lo riportasse tra i primi risultati si spiega, come racconta la “bibbia dei motori di ricerca” Search Engine Land, con l’abitudine del motore a fornire risposte dirette alle query poste dagli utenti, in testa ai risultati di ricerca.

Purtroppo in questo caso il risultato era decisamente poco aggiornato, e ha generato momenti di imbarazzo alla società  di Mountain View. michael jackson.png
Tanto più che nelle stesse ore di venerdì 26 (giovedì pomeriggio negli Stati Uniti) Google News e Google Trends venivano presi d’assalto con un incredibile numero di query tutte inerenti “Michael Jackson dead”.
Il picco di traffico è stato talmente elevato e così rapido, raccontano sul blog ufficiale da Mountain View, che Google ha pensato si trattasse di un attacco al sito e ha pertanto reso irraggiungibile il servizio News per quasi mezz’ora.
Una conferma dell’eccezionalità  della mole di traffico arriva anche dal servizio Trends che ha etichettato la quantità  di query sulla morte di Michael Jackson come “volcanic”. Anche Yahoo! che aveva pubblicato nel servizio News un articolo sull’urgente ricovero in ospedale dell’artista pop, ha detto di aver ricevuto qualcosa come 800.000 click in dieci minuti, facendo di quella news la più cliccata nella storia del suo servizio. Twitter invece nelle stesse ore registrava qualcosa come 5000 messaggi al minuto aventi come oggetto la morte di Michael Jackson. Forse sembrano numeri freddi, ma dietro ogni clic c’è una persona che piangeva la prematura scomparsa dell’artista.