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Microsoft: Windows Update si è “rotto” per colpa di un provider esterno

Alfonso Maruccia | 6 Febbraio 2019

Microsoft Windows

Redmond spiega l’errore di connessione degli ultimi giorni con un problema di un DNS esterno. La situazione è ora tornata […]

Redmond spiega l’errore di connessione degli ultimi giorni con un problema di un DNS esterno. La situazione è ora tornata alla normalità, anche se per alcuni utenti l’errore potrebbe perdurare ancora.

Microsoft ha aggiornato la “cronologia degli update” ufficiali di Windows 10, confermando i problemi di connessione denunciati dagli utenti negli ultimi giorni: i tentativi di contatto con i server di Windows Update sono andati a vuoto, almeno per un po’, e la colpa – dice ora Microsoft – va attribuita esclusivamente ai provider esterni.

Almeno questa volta, insomma, il disservizio (perenne) di Windows 10 non è responsabilità diretta di Redmond: nella sua nota aggiornata, la corporation parla di un “problema di corruzione dei dati in un provider DNS esterno”, un evento verificatosi il 29 gennaio 2019 e che ha portato al mancato funzionamento di Windows Update a livello globale.

Windows 10 rotto

Il problema è stato risolto il giorno stesso, spiega Microsoft, ma la corruzione dei dati si è propagata attraverso i server DNS in downstream e la situazione non si è ancora risolta in modo definitivo: alcuni utenti di Windows 10 continuano a lamentarsi per l’irraggiungibilità di Windows Update, sebbene tale stato dovrebbe perdurare ancora per poco prima del ritorno alla normalità per l’intera utenza dell’OS-come-servizio.

Il servizio di Windows Update si è da tempo trasformato in un elemento centrale nella strategia “always-on” di Microsoft e di Windows 10, sebbene si tratti spesso di una “soluzione” che provoca enormi grattacapi agli utenti. Il nostro consiglio, come sempre, è di bloccare Windows Update e scaricare gli update solo in occasione del Patch Tuesday, mentre per i più avventurosi è sempre possibile impostare server DNS alternativi nel caso in cui il servizio di aggiornamento automatico risultasse attualmente irraggiungibile.