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Videogame

Billy Mitchell, il Re degli arcade vuole riabilitare il suo nome (e i suoi record)

Alfonso Maruccia | 17 Settembre 2019

Gaming

Billy Mitchell, meglio noto come King of Kong, è da decenni protagonista della “scena” videoludica che vive di record e […]

Billy Mitchell, meglio noto come King of Kong, è da decenni protagonista della “scena” videoludica che vive di record e punteggi impossibili. E ora pretende che i suoi record storici vengano riabilitati oppure farà causa a destra e a manca.

Parecchio in ritardo rispetto ai tempi previsti, Billy Mitchell ha ora reagito alle accuse mosse nei confronti dei suoi record videoludici storici: il Re di Kong pretende che Twin Galaxies (TG), il sito Web specializzato nella raccolta dei punteggi videoludici nei giochi storici e moderni, ripristini i suoi record dopo averli squalificati nella primavera del 2018. In caso contrario, Mitchell denuncerà TG e il Guinness dei primati che ne fa uso come fonte ufficiale.

Mitchell si è in questi decenni costruito una nomea di giocatore “professionista” capace di raggiungere punteggi impossibili per chiunque altro negli arcade storici: nel documentario The King of Kong: A Fistful of Quarters, Mitchell si riprende lo scettro di campione di Donkey Kong nella sfida lanciata dal contendente Steve Wiebe.

Le fortune e la fama del Re di Kong prendono una piega decisamente negativa nel 2018, quando Twin Galaxies squalifica tutti i suoi record (quelli raggiunti su Donkey Kong, Pac-Man e qualsiasi altro) accusando Mitchell di aver barato, usando l’emulatore MAME piuttosto che una scheda arcade originale per registrare il video spedito come prova per i suoi punteggi.

Mitchell aveva subito promesso di fornire tutto il materiale necessario a provare la legittimità dei suoi record, materiale che ora il suo avvocato ha spedito a Twin Galaxies chiedendo il ripristino degli score. Se Twin Galaxies, e di conseguenza il Guinness dei primati non ristabiliranno la fama del Re di Kong come campione assoluto degli arcade della golden age, l’avvocato di Mitchell si dice pronto a trascinare in tribunale entrambe le realtà.

Stando alla comunicazione legale spedita a Twin Galaxies, a Mitchell non è stata garantita una “equa possibilità” di fornire le prove necessarie a confermare la sua innocenza, prove che ora si sono concretizzate in 156 pagine con tanto di dichiarazioni firmate che dovrebbero perorare con efficacia la sua causa. Twin Galaxies e il Guinness dei primati hanno due settimane di tempo per ritrattare.