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Hardware

Massima potenza per lo Yashi Expression XMT X99 i7 6900K – la prova

Michele Braga | 15 Febbraio 2017

Asus

Yashi è un’azienda italiana specializzata nell’offerta di sistemi informatici per l’utenza professionale così come per quella privata. In questo articolo […]

Yashi è un’azienda italiana specializzata nell’offerta di sistemi informatici per l’utenza professionale così come per quella privata. In questo articolo vi presentiamo un desktop della linea Expression con configurazione di fascia alta e indirizzato agli utenti che desiderano una elevata potenza di calcolo di base associata alla possibilità  di aggiornare ed espandere la configurazione nell’arco del tempo.

expression-xmtIl modello Expression che abbiamo provato è il desktop più avanzato di questa famiglia di prodotti proposti da Yashi. Alla base della configurazione è presente una scheda madre Asus Sabertooth X99 sulla quale sono installati un processore Intel Core i7 6900K, 16 Gbyte di memoria Ddr4 ripartiti su due moduli Kingston HyperX KHX2400C15/8G, una scheda grafica PNY GeForce GTX 1070 e due dischi Ssd Kingston SUV400S37 con capacità  di 480 Gbyte e configurati in modalità  Raid 0 per offrire il massimo della velocità  sul fronte del sottosistema di archiviazione dati.

Il processore Intel Core i7 6900K con architettura Broadwell-E integra 8 core fisici e supporta l’esecuzione di 16 thread in simultanea grazie alla tecnologia Hyper-Threading; l’architettura è supportata da 20 Mbyte di cache L3 e integra un controller di memoria Ddr4 a quattro canali. La frequenza operativa di base è di 3,2 GHz che in modalità  Turbo può raggiungere i 3,7 GHz.

Come gli altri processori di classe Broadwell-E anche questo offre la tecnologia Turbo Boost Max 3.0 che permette di innalzare la frequenza operativa di un singolo core oltre il limite della massima frequenza Turbo dichiarata dal produttore. Una combinazione di hardware implementato nel silicio del processore e driver software permette di determinare in modo dinamico quale è il core in grado di operare alla frequenza più alta in assoluto. Quando il carico di lavoro di un thread supera carica un core oltre il 90% della sua capacità , il sistema sposta quello specifico thread sul core in grado di operare alla frequenza più alta.

Questo processore fornisce buone prestazioni quando è utilizzato per elaborazioni semplici, ma in questi casi però un processore Core i7 di tipo quad core ma con frequenza molto maggiore potrebbe fornire prestazioni più elevate. I vantaggi di un processore multi core così spinto emergono invece quando si passa ad elaborazioni complesse con applicazioni che supportano il multi threading spinto come emerge dai test Cinebench e Handbrake. In questi situazioni il sistema è in grado di ridurre sensibilmente i tempi di calcolo.

Per sfruttare appieno queste potenzialità  è necessario però un hardware di contorno in grado di supportare in modo adeguato il processore. In questo caso la memoria di sistema è ripartita su due moduli quando invece il processore supporta un massimo di quattro canali di memoria. Questa soluzione è accettabile per una configurazione di base in previsione di un futuro aggiornamento, ma risulta limitante in partenza perché sfrutta solo due dei quattro canali di memoria disponibili e quindi dimezza la banda di trasmissione dati tra il processore e la memoria di sistema.

Il comparto grafico basato sulla scheda GeForce GTX 1070 con architettura Pascal – l’ultima generazione di architetture grafiche prodotte da Nvidia – offre un’elevata potenza per la grafica e al tempo stesso una discreta potenza di calcolo per eventuali elaborazioni di tipo GpGpu con accelerazione Cuda. La potenza di calcolo della Gpu e gli 8 Gbyte di memoria locale presenti sulla scheda sono sufficienti per eseguire giochi in risoluzione 4K e per caricare set di dati per le elaborazioni.

Il sottosistema di archiviazione dati è molto performante grazie alla configurazione Raid 0. Qualora fosse necessario più spazio o un volume di archiviazione separato, la scheda madre permette di aggiornare il sistema con ulteriori dischi. A fianco dei dischi è presente anche un masterizzatore Dvd che può risultare utile per leggere supporti multimediali e per archiviare su supporto ottico il proprio lavoro o archivi da mantenere offline.

yashi-processore

Se non pensate di eseguire overclock il radiatore standard di Intel è sufficiente e silenzioso.

Nella prova su strada questo desktop di fascia alta ha fatto segnare ottimi risultati; ricordiamo che per un utilizzo con applicazioni normali questa configurazione è sovradimensionata. Se quindi non prevedete di eseguire applicazioni pesanti ed elaborazioni complesse potreste valutare l’acquisto di un sistema più economico, magari con un processore Intel Core i7 di classe quad core, che fornirebbe comunque ottime prestazioni ad un costo sensibilmente inferiore.

Se, invece, utilizzate applicazioni particolarmente esigenti sul fronte dell’elaborazione, questa Yashi rappresenta un’ottima scelta e un buon investimento: la piattaforma Broadwell-E non subirà  infatti aggiornamenti almeno fino alla fine del 2017; in ogni caso con otto core fisici e la possibilità  di elaborare fino a 16 thread in simultanea la potenza di questa configurazione sarà  in grado di soddisfare le vostre esigenze per lungo tempo.

Yashi Expression XMT X99 I7-6900K GTX1070
Euro 2.729 Iva inclusa
Voto: 7,5

+ PC PRO: Adatto alle elaborazioni più complesse

– PC CONTRO: Utilizzo incompleto dei canali di memoria disponibili

Produttore: Yashi