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Office 2016: in prova la suite di produttività  universale

Dario Orlandi | 8 Gennaio 2016

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Ricerca intelligente e altre novità  Il co-authoring non è naturalmente l’unica novità  di Office. Word, per esempio, include una nuova […]

Ricerca intelligente e altre novità 

Il co-authoring non è naturalmente l’unica novità  di Office. Word, per esempio, include una nuova palette di stili per gli oggetti forma, che semplifica in particolare l’aggiunta di un effetto di trasparenza. Excel invece propone sei nuove tipologie di grafico (accessibili anche in Word e PowerPoint tramite l’inserimento di oggetti) e integra le funzioni Power Query per l’analisi di sorgenti di dati esterne complesse (Business Intelligence), in precedenza disponibili soltanto come add-in opzionale.

Grazie alla funzione Ricerca intelligente, creare tesine ed elaborati gradevoli e completi è molto semplice, forse troppo: gli studenti dovranno sforzarsi pochissimo.

Grazie alla funzione Ricerca intelligente, creare tesine ed elaborati gradevoli e completi è molto semplice, forse troppo: gli studenti dovranno sforzarsi pochissimo.

Nel menu contestuale dei programmi si trova una poi nuova funzione, chiamata Ricerca intelligente. Il suo funzionamento è molto simile a quello del comando Chiedi a Cortana, implementato nel nuovo browser Edge di Windows 10. Si tratta di una ricerca contestuale, che apre un pannello a lato del documento principale e permette di verificare una fonte o controllare la definizione di un termine senza dover per questo lasciare l’interfaccia del programma. Le informazioni sono recuperate da Wikipedia o da alcune ricerche Web, veicolate naturalmente attraverso il motore Bing. Con questa funzione si può recuperare in pochi istanti un’immagine per illustrare un documento (una delle sezioni, infatti, mostra i risultati provenienti da Bing Immagini) mentre i risultati testuali relativi alle pagine Web mostrano soltanto poche righe di informazioni: un clic su Altro fa aumentare il numero di informazioni mostrate, ma se si vuole leggere l’intero paragrafo bisogna comunque aprire la pagina originale.

Oltre alle informazioni provenienti dalle ricerche Web, il pannello mostra anche una seconda scheda, chiamata Definisci, che mostra il lemma relativo al termine selezionato, proveniente dal dizionario Le Monnier. La versione italiana di Office però mostra soltanto le definizioni per le parole della nostra lingua; anche modificando la lingua del paragrafo o dell’intero documento la fonte della definizione purtroppo non cambia. Questo difetto è parzialmente mitigato dalla ricerca via Web, che quasi sempre include tra i risultati una pagina proveniente da un dizionario online.

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