GPU

Titan X: la sorpresa da Nvidia

Redazione | 27 Luglio 2015

Gpu Grafica Nvidia

Per quanto riguarda le unità  Rop, ovvero le unità  che sovraintendono alle ultime fasi di generazione dei pixel, all’interno del […]

Per quanto riguarda le unità  Rop, ovvero le unità  che sovraintendono alle ultime fasi di generazione dei pixel, all’interno del processore grafico GM200 ve ne sono 96, con un rapporto di 16 per ogni gruppo Gpc e per ogni canale di memoria. A differenza delle schede grafiche GeForce GTX 980 e GTX 970, infatti, la Titan X dispone di un controller di memoria crossbar con ampiezza complessiva di 384 bit attraverso 6 canali a 64 bit. Si tratta dello stesso tipo di controller impiegato sulle precedenti soluzioni Titan basate sui processori GK110 con architettura Kepler; questa scelta permette di garantire un flusso dati adeguato alla maggiore quantità  di Cuda Core presenti nella Gpu GM200 rispetto a quelle GM204. Sulla scheda sono presenti 24 chip di memoria Hynix H5GC(Q)4H24MFR con capacità  di 512 Mbyte ciascuno e per un totale di 12 Gbyte a livello del die.

Sul lato posteriore sono presenti una uscita Dvi, due Displayport e due Hdmi.

Sul lato posteriore sono presenti una uscita Dvi, due Displayport e due Hdmi.

Illuminazione VXGI

La tecnologia Vxgi (Voxel accelerated Global Illumination) – concepita e sviluppata dal ricercatore Cyril Crassin -è un metodo per calcolare in modo realistico all’interno di una scena sintetica tridimensionale. Questa tecnologia approccia il problema attraverso una mappatura dell’illuminazione nella scena attraverso una griglia di elementi tridimensionali chiamati voxel; questi non sono altro che elementi cubici – la loro dimensione può essere scalata in funzione della potenza di calcolo di cui si dispone – che approssimano le geometrie presenti nella scena e ai quali sono assegnati valori di intensità  di luce, opacità  e riflessione in funzione dei materiali delle porzioni di oggetto che rappresentano.

L’utilizzo della tecnologia Vxgi permette di ottenere risultati fotorealistici nell’illuminazione di scene complesse in tempo reale.

DSR e MFAA

L’architettura Maxwell dispone di due opzioni di rendering che permettono di bilanciare la qualità  dell’immagine e le prestazioni: si tratta delle tecnologie Dsr (Dynamic Super Resolution) e Mfaa (Multi-Frame Sampled Antialiasing).

La prima è stata studiata per i videogiochi che con la potenza delle attuali Gpu sono eseguiti a un numero elevato di fps (fotogrammi per secondo), ma che offrono una qualità  dei dettagli e dell’immagine bassa o scadente. In modalità  Dsr la scheda grafica forza il rendering della scena a risoluzione più alta per poi scalare l’immagine alla risoluzione di visualizzazione, ottenendo così una maggiore qualità  finale. Questa tecnica può essere applicata quando il videogioco è piuttosto leggero in termini computazionali. La seconda è stata studiata per ottenere maggiori prestazioni con i titoli che presentano un drastico calo di prestazioni quando si attivano i filtri antialiasing. La tecnica Mfaa utilizza due schemi differenti per il calcolo dell’antialiasing a fotogrammi alternati e fonde tutto in un fotogramma mediato. In questo modo, applicando due diversi schemi antialiasing 2X si ottiene il risultato visivo di un approccio 4X, ma con un livello di prestazioni superiore a quello di un 4X puro.

Direct VR

Come sottolineato da Jen-Hsun Huang – Ceo di Nvidia – nel corso della presentazione al GDC 2015, le caratteristiche della GeForce Titan X sono state pensate per offrire in una sola scheda grafica la potenza di calcolo necessaria non solo a giocare su un monitor ad altissima risoluzione, ma anche per i visori di realtà  aumentata che sono attualmente in sviluppo. Grazie all’elevata potenza di calcolo, all’ampia banda verso i 12 Gbyte di memoria locale, la Titan X è in grado di gestire due fotogrammi in simultanea a risoluzioni molto elevate.

Accelerazione video

Il motore Nvenc di ultima generazione – presente in tutte le Gpu di classe Maxwell – offre supporto alla codifica Hecv (H.265) che dovrebbe rimpiazzare quella H.264 e che vanta un maggior rapporto di compressione a parità  di qualità  visiva; sebbene al momento la funzione di accelerazione in hardware di questo formato non sia supportata da software proprietario o di terze parti, le schede grafiche Nvidia si presentano già  pronte per i contenuti multimediali del prossimo futuro. La potenza di calcolo offerta dal motore di codifica è impiegata
all’intero dei driver Nvidia dalla funzione ShadowPlay che permette di codificare, registrare (1440p60 e 4Kp60 con bitrate fino a 130 Mbps) o inviare in streaming le immagini delle proprie sessioni di gioco.

La scheda

Per quanto riguarda la costruzione vera e propria, la Titan X ricalca tutte le precedenti top di gamma Nvidia delle ultime generazioni. Il processore grafico è raffreddato per mezzo di un dissipatore in rame con camera di vapore combinato con un radiatore con alettatura in alluminio che occupa lo spazio di due slot di espansione all’interno del telaio. L’aria è mossa attraverso il radiatore per mezzo di una ventola centrifuga che spinge il flusso dall’intero all’esterno del telaio attraverso le griglie presenti sulla staffa posteriore della scheda. Quest’ultima è chiusa all’interno di una scocca realizzata in lega di alluminio e magnesio con lo scopo di fornire maggiore rigidità  alla struttura e maggiore capacità  di dissipazione termica.

La Titan X consuma fino a un massimo di 250 watt e il circuito di alimentazione è composto da sei fasi per la Gpu e da due fasi per la memoria. Grazie all’impiego di condensatori di tipo Poscaps, Nvidia è riuscita a minimizzare il rumore dovuto al circuito di alimentazione quando la scheda è sotto carico.
Nvidia dichiara inoltre che la Titan X – il modello di riferimento – ha un margine del 10% per quanto riguarda le possibilità  di overclock.

Senza dubbio la Titan X è tra i desideri di ogni videogiocatore e dispone di potenza e caratteristiche sufficienti anche per eseguire i videogiochi più esigenti del prossimo futuro. L’introduzione e lo sviluppo di titoli DirectX 12 potrebbe inoltre fornire un ulteriore incremento di prestazioni grazie alla maggiore efficienza delle nuove librerie Microsoft, ma bisognerà  attendere Windows 10 e soprattutto titoli che sfruttano queste librerie. Il costo su strada della nuova ammiraglia Nvidia supera i 1.200 euro; insomma un prodotto non per tutti, ma in grado di dare grandi soddisfazioni, a patto di avere una configurazione hardware all’altezza della situazione.
Michele Braga

Nvidia GeForce GTX Titan X

Euro 1.250 Iva inclusa

+ PRO
Potenza di calcolo
12 GB di memoria
Adatta per stereoscopia e visori VR

– CONTRO
Difficile sfruttarne la potenza
Ridotta capacità  di calcolo in doppia precisione

Produttore: Nvidia, www.nvidia.it.

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