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Linux

Guida all’installazione di Lamp su Ubuntu Linux

Redazione | 31 Marzo 2008

Linux

Ecco una breve guida all’installazione della piattaforma Lamp (Linux, Apache, MySQL, Php) su un sistema Ubuntu Linux desktop. Seguendola potrete allestire un piccolo server Web interno alla rete locale, con cui provare le numerose applicazioni disponibili per questa piattaforma.

Un server Web tra le mura di casa (o di un piccolo ufficio). E’ veramente necessario?

MediaWiki: il software utilizzato da Wikipedia può essere utile per creare una lavagna virtuale da usare all'interno della intranetSe dovete pubblicare un sito Web la soluzione migliore è sicuramente un servizio di hosting, ma se volete provare qualche applicazione basata sulla piattaforma Lamp (Linux, Apache, MySQL e Php) o allestire uno o più servizi interni alla vostra intranet è meglio che utilizziate un computer interno alla vostra rete locale o una macchina virtuale appositamente adibita a questo scopo. Apache, Php e MySQL possono essere installati anche su una macchina Windows, ma l’installazione su un sistema Linux è più semplice e chi non ha un computer disponibile a cui assegnare il ruolo di server può anche utilizzare una macchina virtuale, magari creata col gratuito VirtualBox.

Vediamo come installare Lamp su un sistema Ubuntu Linux 7.10: prendiamo però in considerazione la versione desktop di questo sistema e non la server, che include Lamp preinstallato, ma non dispone di un’interfaccia grafica nella configurazione di default.

Per la piattaforma Lamp sono necessari diversi pacchetti da caricare con apt-get (da riga di comando) o Synaptic (Sistema / Amministrazione / Gestore Pacchetti Synaptic). Per caricare un pacchetto con apt-get vi ricordiamo che la sintassi è la seguente:

sudo apt-get install nomepacchetto

dove ovviamente al posto di nomepacchetto dovrete inserire il nome del pacchetto da installare. Se preferite usare synaptic invece potete limitarvi a cercare il pacchetto che vi interessa e poi selezionarlo per l’installazione.

Iniziate installando apache2 e php5. Poi verificate che sia installato anche il pacchetto libapache2-mod-php5 e riavviate Apache con il comando sudo /etc/init.d/apache2 restart. Per controllare che l’installazione sia andata a buon fine potete creare il file phpinfo.php aprendo Gedit con il comando sudo gedit /var/www/phpinfo.php. Si aprirà  un file vuoto, in cui dovete inserire il testo seguente:

<?php phpinfo(); ?>

Phpinfo: ecco cosa appare nel browser se avete installato tutto correttamenteSalvate il file, chiudete Gedit e poi controllate il funzionamento del server Web aprendo Firefox (all’interno di Ubuntu) e digitando questo indirizzo: https://localhost/phpinfo.php. Se volete, potete anche provare a collegarvi dal vostro Pc con Windows, ma in questo caso l’indirizzo sarà  https://192.168.0.200/phpinfo.php, dove dovrete sostituire all’indirizzo Ip (192.168.0.200) quello che avete assegnato al vostro server.

Per installare il server MySQL il pacchetto da caricare è mysql-server. Durante l’installazione vi verrà  chiesto di inserire una password per l’utente root (l’amministratore) di MySQL. Inserite una password robusta e ricordatevi di segnarla da qualche parte. Se dovrete modificare successivamente la password di root potete farlo dalla riga di comando con mysqladmin -u root vecchiapassword nuovapassword. Dopo aver cambiato la password ricordatevi di riavviare con il comando sudo /etc/init.d/mysql restart.

PhpMyAdmin: un'interfaccia Web per MysqlCi sono altri pacchetti importanti da installare per ottenere il corretto funzionamento del server MySQL con Php e Apache: libapache2-mod-auth-mysql e php5-mysql. Inoltre vi consigliamo di installare anche il pacchetto phpmyadmin: si tratta di uno strumento per la gestione di MySQL basato su interfaccia Web.

Infine dovete aggiungere una stringa al file php.ini per abilitare l’estensione MySQL: aprite il file con il comando sudo gedit /etc/php5/apache2/php.ini, cercate la sezione Dynamic Extensions e aggiungete la riga seguente:

extension=mysql.so

Concludete poi riavviando Apache con sudo /etc/init.d/apache2 restart. Se avete installato PhpMyAdmin potete verificarne il funzionamento con Firefox aprendo questo link: https://localhost/phpmyadmin. Dovrete ovviamente inserire lo username (root) e la password del server MySQL.

Infine, per l’uso di molte applicazioni vi consigliamo di installare anche i pacchetti php5-gd e php5-cli con i soliti apt-get o Synaptic.

Per quanto riguarda la configurazione delle applicazioni Web, tenete presente che durante il setup vi verrà  richiesto di inserire il nome del server MySQL (localhost), lo username (root) e la password. Se state allestendo un server Web per uso interno alla vostra rete locale potete tranquillamente sfruttare sempre e solo l’utente root. In caso contrario vi consigliamo di creare e configurare tramite PhpMyAdmin un database e un utente diverso per ogni applicazione.

I file delle applicazioni andranno invece caricati all’interno di /var/www, che corrisponde alla cartella radice del server Web. Se pensate di utilizzare spesso il server per provare applicazioni vi consigliamo di condividere in rete la cartella www tramite Samba (seguite le istruzioni che trovate qui). Così facendo potrete caricare i file senza intervenire manualmente sul server.

Per provare subito il vostro server Web potete caricare MediaWiki (lo stesso software usato dalla Wikipedia, www.mediawiki.org), piuttosto che un software come WordPress (www.wordpress.org) per gestire il vostro blog personale o la Gallery 2 (https:// gallery.menalto.com) per condividere le foto con gli amici.

Queste applicazioni saranno utilizzabili non solo all’interno della rete locale, ma – se lo vorrete – anche da qualunque client collegato a Internet (se aprite correttamente le porte del vostro router). Per un sito Web o un altro servizio pubblico, come già  accennato, vi consigliamo di affidarvi a un hosting provider tradizionale, in grado di fornirvi un servizio più affidabile e sicuro di quello che potreste realizzare con un server privato collegato a una connessione domestica.