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Videogame

Eat Lead: The Return of Matt Hazard

Redazione | 31 Marzo 2009

Gaming

Quando il videogioco si prende in giro. E riflette un po’ anche su se stesso. Può accadere, a volte, che […]

Quando il videogioco si prende in giro. E riflette un po’ anche su se stesso.
eat-lead_x360_pegi.jpgPuò accadere, a volte, che alcuni titoli arrivino in sordina, non accompagnati da una grande campagna pubblicitaria ma, nonostante questo, siano comunque in grado di sorprendere o divertire in maniera intelligente. O addirittura di far riflettere.
È il caso del recente Eat Lead, titolo sviluppato da Vicious Cycle che punta in modo evidente sull’ironia rispolverando in maniera nuova tutti i cliché tipici dei classici giochi d’azione.
Protagonista del gioco, infatti, è Matt Hazard, non una persona qualunque, ma l’eroe indiscusso dei videogiochi d’azione tanto in voga negli anni ’80 e ’90 che, a causa dell’avvento delle console di nuova generazione è stato messo da parte come un ferrovecchio e ora, ormai senza lavoro, trascorre il tempo sulla poltrona di casa bevendo birra e guardando la televisione.
Un eroe dimenticato, insomma, che ripensa ai bei tempi andati, quando ancora non c’erano le diavolerie tecnologiche di cui sono capaci le console odierne e per divertire il 1.JPGpubbliche bastava sparare all’impazzata contro orde di nemici. Poi, tutto ad un tratto, si presenta una nuova occasione: una software house ha deciso di puntare nuovamente su di lui facendone l’eroe di un nuovo videogioco. La ruota della fortuna ricomincia a girare, ma solo per poco. Dietro questa grande opportunità  si cela, infatti, una bieca operazione commerciale secondo la quale il redivivo Matt Hazard dovrà  morire spettacolarmente combattendo contro le orde di mostri e nemici già  affrontati durante i suoi tempi d’oro.
2.JPGIl gameplay è quello classico dei giochi d’azione, con la possibilità  di utilizzare varie coperture per ripararsi (Gears of War docet) e utilizzare un vasto arsenale per contrastare gli avversari di turno. Un gioco, insomma, dove bisogna sparare in abbondanza e poco tempo viene riservato alla riflessione. Passando attraverso numerosi scenari stereotipati che ripercorrono la storia dei videogiochi d’azione non mancheranno simpatiche chicche come il sangue dei nemici che si trasforma in linee di codice blu e le intrusioni degli sviluppatori che cercano di mettere in ulteriore difficoltà  il protagonista segnalate con il più classico dei disturbi video.
Gli ambienti sono vari e presentano un buon grado di distruttibilità  e la grafica è apprezzabile, ma quello che più conta in un gioco del genere è il carisma del protagonista che non vuole lasciarsi sfuggire di mano l’ultima grande possibilità  che gli è stata data per ritornare in auge, commentando a più riprese quanto accade con battute sarcastiche e taglienti.3.JPG
Insomma, un titolo fuori dagli schemi per quanto riguarda l’idea di base che è stata sviluppata in maniera intelligente e simpatica, seguendo una scia che al cinema era già  stata tentata da film come Last Action Hero. Ma anche e soprattutto un omaggio ai videogiochi d’azione old style che hanno segnato un’epoca e che, a buona ragione, reclamano il diritto di essere ricordati e apprezzati.

Il gioco è disponibile per Xbox 360 e PlayStation 3.

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