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Hardware

Epson Stylus Photo R2880, inkjet A3

Marco Martinelli | 3 Giugno 2009

La nuova inkjet fotografica utilizza un rinnovato set d’inchiostri che offre una qualità  superlativa nella stampa a colori e in bianco e nero.

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Vincitrice dell’Eisa Award 2008 come miglior stampante fotografica europea, la Stylus Color R2880 è l’unità  al top della gamma Epson per il segmento di stampa fotografica fino al formato A3+. La nuova inkjet sostituisce la gloriosa R2400, dalla quale eredita particolari costruttivi e funzionali, mentre riprende il  design della R1900, con forme squadrate e comandi raggruppati sul frontale. La principale novità  della R2880 è il nuovo set d’inchiostri a pigmenti UltraChrome K3 Vivid Magenta, costituito da nove cartucce con quattro tonalità  di nero (foto, matte, light e light light), tre tinte base (giallo, Vivid magenta e ciano) e due a bassa densità  (ciano e Vidid magenta light). Immagini molto stabili nel tempo, con colori più accurati e un gamut più esteso nelle tonalità  del blu e del viola sono i vantaggi che ne derivano.
Purtroppo, come nella R2400 il nero fotografico e il nero opaco devono essere alternati in funzione del supporto di stampa: con carte lucide e semilucide è necessario installare la cartuccia nero foto, con supporti opachi, da archiviazione, per belle arti e Cd/Dvd printable si deve impiegare il nero matte. La sostituzione richiede un paio di minuti per completare l’indispensabile ciclo di pulizia delle testine, operazione che non solo rallenta il lavoro, ma causa anche un minimo spreco d’inchiostro. Epson, peraltro, non offre nella confezione un contenitore per riporre la cartuccia temporaneamente inutilizzata, un’omissione inspiegabile.

La R2880 gestisce un’ampia gamma di supporti di stampa con grande flessibilità  e include i rulli per la carta in rotolo e un vassoio per i Cd/Dvd printable. Questo dev’essere inserito nel vano frontale, sfruttabile, in virtù del suo percorso lineare, anche per cartoncini con spessore fino a 1,3 mm. L’alimentatore verticale posteriore è in grado di accogliere la maggior parte dei fogli, anche quelli a grammatura elevata. Alcune carte speciali, quali la Ultra Smooth Fine Art, la Velvet Fine Art e la Watercolor Radiant White, vanno invece inserite nell’apposito adattatore da montare sul retro del vassoio principale.
Il setup della stampante richiede pochi minuti, necessari per installare le otto cartucce, da agitare preventivamente per distribuire uniformemente i pigmenti all’interno. Ciascun serbatoio contiene 11 ml d’inchiostro ed è provvisto di un chip per il monitoraggio del contenuto e di speciali scanalature che impediscono errori d’inserimento. Analogamente alla R2400, anche la R2880 ha una doppia interfaccia di connessione: in questo caso troviamo due porte Usb Hi-Speed al posto di una Usb e una Ieee 1394/Firewire del modello precedente. In questo modo è possibile controllare la stampante contemporaneamente da due postazioni, sfruttando un tipo di connessione indubbiamente più diffusa. La connettività  è completata da un’ulteriore porta Usb/Pictbridge frontale per la stampa diretta da fotocamere digitali.
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Sul versante software, a integrazione dei pacchetti comuni alla gamma di inkjet fotografiche Epson (Photo Print, Creativity Suite e Print CD, quest’ultimo per la stampa diretta su supporti ottici), è stato incluso anche Photoshop Elements 6, la versione leggera del famoso programma di fotoritocco di Adobe. Il driver della Stylus Photo R2880 ha un’interfaccia intuitiva, ma offre un controllo molto accurato sia per la stampa a colori sia per il bianco nero, al quale è riservata una sezione specifica.

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Nei test di laboratorio, la Stylus Photo R2880 non ha tradito le aspettative, dimostrando una qualità  di stampa semplicemente superba tanto a colori quanto in bianco e nero, dove ha esibito un’ottima neutralità , in particolare su carte semilucide e opache. Le Lut (Look-up table)  sviluppate per il nuovo set di inchiostri UltraChrome K3 Vivid magenta per convertire le immagini Rgb nei corrispondenti valori Cmyk sembrano garantire risultati eccellenti su ogni carta e tutte le stampe che abbiamo eseguito dutante le prove di laboratorio sono apparse perfettamente bilanciate sotto il profilo cromatico.
Le immagini riprodotte su carta Premium Glossy hanno mostrato una qualità  elevatissima per livello del dettaglio, morbidezza delle sfumature, vivacità  e naturalezza dei colori, compresi gli incarnati nelle foto di ritratto. Durante i test abbiamo alternato la gestione del colore tra il driver della stampante e il software Adobe Photoshop, utilizzando i profili ottimizzati per i diversi supporti di stampa. Nel caso della Epson Premium Glossy, il confronto fra le copie prodotte nelle due modalità  ha rivelato differenze minime: a un attento esame, la gestione del colore da Photoshop ha generato stampe leggermente meno luminose e meno vivaci nelle tonalità  dei rossi e dei gialli. La finezza della grana e il livello di dettaglio sono apparsi di ottimo livello già  a partire dalla risoluzione predefinita di 1.440 x 720 dpi e il confronto con le foto prodotte a risoluzioni superiori (fino alla massima di 5.760 x 1.440 dpi) non ha fatto emergere variazioni importanti neppure all’esame della lente d’ingrandimento.
espon-voto.pngLa velocità  di stampa rimane in tal senso il parametro che subisce le differenze più evidenti, passando da un minimo di 2 minuti esatti per un A4 a 1.440 x 720 dpi, a 2m 57 s a 1.440 x 1.440 dpi, per arrivare a 5 m 7 s a 5.760 x 1.440 dpi. Per una foto A3+ sono stati necessari tra 6 m 25 s e 9 m 50 s. Si tratta di ottimi tempi in tutti i casi. Segnaliamo infine l’eccellente qualità  delle stampe su carte speciali opache da archiviazione e Fine Art, sia di Epson sia Moab, utilizzate con i rispettivi profili colore. Le stampe in bianco e nero hanno mostrato un’elevata neutralità  e una gamma dinamica estesa dei grigi, accompagnate da una restituzione eccellente dei dettagli.
In conclusione, la Stylus Photo R2880 si è rivelata un prodotto straordinario sul piano della qualità  di stampa, in grado di assicurare a grafici e fotografi professionisti risultati impeccabili e stabili nel tempo. L’unico neo resta l’irrisolta gestione degli inchiostri neri, che impone lo scambio delle cartucce in base alla carta utilizzata.