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Il leopardo delle nevi è arrivato

Giorgio Panzeri | 28 Agosto 2009

Oggi è il giorno di Snow Leopard, la nuova versione del sistema operativo di Apple. Una release tanto attesa che […]

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Oggi è il giorno di Snow Leopard, la nuova versione del sistema operativo di Apple. Una release tanto attesa che introduce diverse novità  in un’ottica di consolidamento e miglioramento del sistema operativo senza stravolgere nulla.
Avremo modo e spazio di parlare delle novità  di Snow Leopard, ma qui vorrei fare considerazioni diverse, con un raffronto a quello che succederà  il 22 ottobre con il rilascio di Windows 7.

La più importante considerazione riguarda il portafogli. L’upgrade da Leopard a Snow Leopard costa solo 29 euro, spese di spedizione comprese. Ma non solo, basterebbero 29 euro anche per migrare a Snow Leopard da una versione più anzianotta di Os X, visto che per utilizzare il prodotto non servono prove di acquisto di Leopard e che nella confezione non c’è un semplice disco di upgrade ma il sistema operativo completo, che si può installare anche su un disco appena formattato. In realtà  per chi aggiorna da Os X Tiger (10.4) è obbligatorio, secondo i termini di licenza Apple, l’acquisto del Mac Box Set che include Snow Leopard e le due suite iWork ’09 e iLife ’09, per 169€. Sempre un buon affare.

Non è un caso che i tempi di consegna si stiano allungando e che Apple abbia sbandierato di voler arrivare a vendere oltre 5 milioni di licenze nel mondo entro le prime settimane. 29 euro sono poco più delle spese di duplicazione, packaging e spedizione. E non è un caso che tutti i possessori di un Mac che conosco abbiano già  fatto l’ordine. È pur vero che non si tratta di un passaggio epocale, ma dietro c’è comunque molto codice riscritto, applicazioni di base migliorate, estensione ai 64 bit.
E qui scatta il raffronto con Windows 7. L’ho detto molte volte sulle pagine del giornale e su questo mio blog: Windows 7 è un ottimo sistema operativo, fruibile anche su macchine non super pompate, stabile, sicuro. Ma alla fine è un’evoluzione di Windows Vista, con una bella riscrittura di codice e un miglioramento dell’interfaccia grafica. È la versione di Vista che tutti ci aspettavamo. Ma per migrare da Xp o da Vista a Seven di soldini ne servono tanti. Non è indolore, soprattutto con la crisi economica che ci troviamo ad affrontare.
Ecco, qui sta la differenza. Mentre quasi tutti i possessori di un Mac migreranno a Snow Leopard, solo pochi (i più tecnologicamente attenti ed evoluti con buone disponibilità  economiche) passeranno subito a Windows 7. Eppure, pensate a chi all’annuncio delle meraviglie di Vista Ultimate ha speso allora fior di quattrini e adesso (avendo avuto ben poco di più di chi ha comprato la Home Premium) dovrebbe svenarsi per comprare l’upgrade. Dov’è l’attenzione verso chi ha creduto nell’azienda di Bill Gates e che adesso invece di essere premiato per la pazienza e per le tribolazioni che ha passato, viene ancora spremuto? Potrei sbagliarmi, ma il nuovo sistema operativo di Microsoft la farà  da padrona sulle nuove macchine e diventerà  sicuramente il leader di mercato, ma sull’installato ho idea che la multinazionale di Redmond dovrà  continuare a supportare per molto, ma molto tempo ancora Windows XP.