Il chip Fermi di Nvidia, il primo dell’azienda a supportare le librerie grafiche DirectX 11 di Microsoft, sarà ricordato come uno dei più problematici del colosso californiano. Il ritardo accumulato rispetto alla concorrenza è ormai notevole, con le Radeon HD5800 lanciate nel corso del mese di settembre 2009. Se i piani finali di Nvidia saranno rispettati Fermi arriverà (sulla carta) alla fine di marzo, e nei negozi nel corso del mese di aprile. I mesi di differenza sono tanti, e AMD per quella data potrebbe avere già in cantiere una piccola evoluzione delle proprie Gpu per contrastare l’eventuale vantaggio prestazionale ottenuto da Nvidia.
Le notizie raccolte negli ultimi giorni, con l’inizio di una nuova fase produttiva nelle fonderie taiwanesi, ci permettono però di fare un quadro più chiaro dell’intera situazione Gpu. TSMC, la fonderia che si occupa del processo produttivo a 40 nm alla base dei chip AMD RV870 delle schede Radeon HD5800 e Nvidia Fermi, ha avuto seri problemi a raggiungere rese produttive sufficienti. Inizialmente AMD poteva contare solo su qualche chip funzionante ogni wafer prodotto, con un costo per chip davvero elevato, mentre ora le cose vanno decisamente meglio. Ricordiamo che AMD e Nvidia, così come tutti i produttori che si affidano a fonderie esterne, pagano in base ai wafer prodotti e non (purtroppo per loro) ai chip realmente funzionanti. Il costo di un wafer a 40 nm non è noto a priori, visti anche i possibili accordi commerciali particolari tra le aziende e TSMC, ma possiamo garantire che si parla comunque di qualche migliaio di dollari. Su un wafer da 300 mm vengono inseriti attualmente 175 Gpu RV870, mentre secondo le stime più recenti possono essere prodotti solo 88 Gpu Fermi. La resa produttiva del processo, in termini di Gpu funzionanti sul totale dipende inoltre dall’area del chip e dalla complessità produttiva; i valori che possiamo indicare attualmente come resa variano tra il buon 75% di AMD e il pessimo 20% di Nvidia.
A conti fatti AMD può contare su circa 132 Gpu funzionanti per ogni wafer con un costo per Gpu stimato tra i 25 e i 35 dollari, mentre Nvidia solo 18 Gpu funzionanti a wafer, con un costo attuale tra i 150 e i 250 dollari. La sproporzione è evidente.
Grazie alla stretta collaborazione con TSMC le rese produttive per le Gpu Nvidia cresceranno notevolmente, ma almeno nel primo periodo di commercializzazione di Fermi le scorte saranno estremamente limitate, e i prezzi di vendita (per forza di cose) molto elevati.
Sul fronte prestazionale i primi dati emersi al CES di Las Vegas indicano come la scheda Nvidia Fermi single Gpu top di gamma avrà prestazioni superiori del 15-20% rispetto alla Radeon HD5870, consumando e scaldando molto di più. Il prezzo della scheda difficilmente sarà inferiore ai 600€. Una soluzione dual Gpu è al momento al vaglio degli ingegneri Nvidia, che faticano non poco a riuscire a posizionare, alimentare e raffreddare due Gpu da oltre 500 mm2 su un’unica scheda grafica.
Tutto questo per quanto riguarda la gamma più alta dell’offerta, mentre per quella media e bassa, dove vengono realizzati i guadagni maggiori, sembra che Nvidia abbia la seria intenzione di riposizionare le schede attuali, non riuscendo a offrire in tempi brevi (non prima dell’autunno) soluzioni DirectX 11 a 40 nm valide quanto quelle della concorrenza.