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Videogame

L.A. Noire

Redazione | 19 Maggio 2011

Gaming

Quando il videogioco strizza l’occhio a Hollywood. La tecnica di animazione facciale Motion Scan conferisce al titolo Rockstar un livello […]

Quando il videogioco strizza l’occhio a Hollywood. La tecnica di animazione facciale Motion Scan conferisce al titolo Rockstar un livello di realismo incredibile.
Il rapporto tra cinema e videogiochi è sempre stata una costante che, nel corso degli ultimi anni, si è tradotta in varie tipologie di prodotti più o meno riusciti. Con L.A. Noire Rockstar compie ora un ulteriore passo avanti realizzando un videogioco che si avvicina davvero ad essere una sorta di film interattivo da un duplice punto di vista: per la trama ricca di spunti ed appassionante, con personaggi e sottotrame che si intersecano tra di loro, nonché flashback e narrazioni in parallelo che richiamo da vicino le tecniche narrative della cinematografia e per alcune scelte tecniche a livello di grafica e doppiaggio di cui daremo conto a breve.
Il gioco è ambientato nel secondo dopoguerra e  vede protagonista Cole Phelps, una giovane recluta del dipartimento di polizia di Los Angeles impegnata, con il partner di turno, ad indagare su una serie di crimini. L’indagini si svolge in vari momenti, con la necessità  di esaminare con cura la scena del delitto alla ricerca di indizi importanti per poi passare all’individuazione dei presunti colpevoli, nonché al loro interrogatorio. Il tutto accompagnato da scelte sonore che, a seconda dei toni utilizzati, segnaleranno la vicinanza di indizi o il completamento della nostra ricerca. Un comodo taccuino permetterà  inoltre di tenere traccia di tutto, nonché di procedere al successivo interrogatorio degli indagati.
L.A. Noire consta di ben 21 missioni che sottendono un filo comune che si dipanerà  poco alla volta nel prosieguo del videogioco, come un puzzle i cui pezzi vengono collocati nella giusta posizione uno dopo l’altro. Allo stesso tempo il protagonista, risolvendo i diversi casi, acquisirà  punti esperienza salendo di livello come nei giochi di ruolo ed accumulando i cosiddetti Punti Intuito che potranno essere spesi durante le indagini per ottenere delle facilitazioni e degli indizi.
Il gameplay però non si riduce solo ed esclusivamente a questo approccio investigativo. Gli sviluppatori hanno dosato con equilibrio momenti e situazioni diverse, dando vita a un mondo virtuale credibile e realistico. A volte, infatti, sarà  necessario lanciarsi in folli inseguimenti in auto per le strade di Los Angeles, piuttosto che ingaggiare qualche scazzottata con i criminali di turno, oppure rischiare la vita in furibonde sparatorie.
Sul versante tecnico il gioco si contraddistingue per una riproduzione dettagliatissima della Los Angels degli anni Quaranta-Cinquanta ed una scelta di colori particolarmente azzeccata che, soprattutto nelle sessioni di gioco notturno, conferiscono al tutto una tipica atmosfera “noire”, come del resto il titolo del gioco lascia ben intuire.
Ciò che più si lascia apprezzare, però, è la tecnologia di animazione facciale Motion Scan che è stata utilizzata per rendere i personaggi più realistici. Dei veri attori, infatti, sono stati letteralmente trasposti in 3D per rendere al meglio tutte le espressioni del volto tant’è che, durante gli interrogatori, basta osservare attentamente le reazioni dell’indagato per cogliere particolari importantissimi. Analoga cura è stata risposta nel doppiaggio in lingua inglese e nella resa del labiale dei vari personaggi. Una scelta che conferisce struttura ed atmosfera a questo gioco che presenta comunque sottotitoli in lingua italiana per essere meglio compreso anche dai non anglofili.
Segnaliamo da ultimo l’eccellente colonna sonora che, come abbiamo prima specificato, accompagna con musiche e sonorità  diverse i vari momenti dell’indagine dando utili segnali al giocatore.
Il gioco è disponibile in versione Playstation 3 e Xbox 360.