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Libero e Matrix insieme, ripartono da Italia Online

Redazione | 7 Febbraio 2013

Internet Social

Libero torna alle origini: dopo lo spin-off da Wind e l’acquisizione di Virgilio-Matrix completata quest’autunno (per 88 milioni di euro), […]

Libero torna alle origini: dopo lo spin-off da Wind e l’acquisizione di Virgilio-Matrix completata quest’autunno (per 88 milioni di euro), il celebre portale unisce le forze con lo storico rivale, Virgilio.it per dar vita a una sola Internet property, capace di unire il meglio dell’Italia digitale. La nuova property si chiamerà  Italia Online, in omaggio al primo servizio di accesso a Internet aperto in Italia nel 1995 e poi confluito in Infostrada, dove acquisì il nome Libero, e successivamente in Wind.

“Dovevamo scegliere se conservare il nome Libero, portale di estrazione tecnologica, o se preferirgli Virgilio, che invece ha sempre avuto una connotazione più editoriale”, ha detto Antonio Converti, presidente e amministratore delegato di ItaliaOnline, “alla fine abbiamo optato per Italia Online non per un ritorno alle origini, ma per un nuovo inizio”.
Italia Online si presenta quindi come un network di siti, che può contare su un audience di 20 milioni di visitatori unici al mese e su 14 milioni di account email attivi. I due portali Virgilio e Libero continueranno ad esistere autonomamente (oggi viene annunciato il restyling di Libero.it), ciascuno con i propri servizi, affiancati da portali verticali come il neonato DiLei, un magazine dedicato alle donne e il canale vitv.it e da altre iniziative che saranno via via annunciate (in arrivo c’è un portale sul food made in Italy con una parte di e-commerce).
Si fondono invece le attività  delle due concessionarie pubblicitarie Libero Advertising e Matrix che confluiscono in un’unica società : la nuova ItaliaOnline ADV che avrà  un market reach del 60% dell’Internet audience italiana.
E sempre in tema di advertising, la nuova ItaliaOnline mira a potenziare l’advertising locale con la concessionaria Io Pubblicità  che può contare sul servizio di directory 1254, rivolto alle attività  commerciali, mettendo così a disposizione delle pmi e degli esercizi commerciali una piattaforma di comunicazione dedicata.

Infine c’è tutto il mondo dei servizi Internet alle imprese, un settore dove le competenze non mancano, visto che ai tempi di Wind in Libero era confluita anche IT.net, altro Internet provider italiano che oggi si occupa dei servizi di cloud computing e gestisce quattro data centre di Milano, Genova e Roma che ospitano Virgilio, Libero e altri clienti, con oltre 750 server rack.

Di recente Libero aveva anche acquisito Joyent, società  americana dedicata al cloud computing, per lanciare un’offerta di servizi cloud sia a privati sia alle pmi. E proprio le pmi sono un mercato su cui la nuova Italia Online vuole ritagliarsi una presenza importante: oggi parte il servizio di hosting ApritiSito.it che consente a chiunque di avere una presenza in rete e di realizzare un sito Internet, anche di e-commerce, con un’interfaccia intuitiva.

“Il modello che vogliamo seguire è quello della tedesca 1&1 Internet”, dice Antonio Converti, “che offre servizi alle pmi e anche ai privati con un approccio semplice ed efficace. È un mercato da 500 milioni di euro quello dei servizi cloud per le imprese e noi vogliamo esserci con l’obiettivo di realizzare almeno 15 milioni di euro di fatturato da questa area”. Contando per esempio sulle sinergie con l’advertising locale dei servizi di directory 1254, proporremo a esercizi commerciali locali che non dispongono ancora di un sito Internet la possibilità  di avere una presenza in rete, completa di tutto, anche dell’e-commerce”.
Insomma la nuova Italia Online vuol essere la piattaforma Internet di riferimento per le grandi imprese come per le pmi, oltre che per gli utenti privati.

Dei vecchi portali Libero e Virgilio resta l’eredità  dei servizi Internet che sono stati avviati in questi anni e che rappresentano ancora un fiore all’occhiello: sull’home page di Libero – dice Converti con soddisfazione – quotidianamente ci sono circa 3 milioni di persone attive e ci sono circa 10 milioni di indirizzi email iscritti a newsletter di promozione per servizi marketing. Sono numeri da share televisivi, ed è questo il vero patrimonio che la società  porta in dote agli investitori pubblicitari. Poi ci saranno anche contenuti verticali e specifici ad arricchire l’offerta, nel segno di una nuova era dell’Internet italiana.