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Videogame

La parabola di Zynga

Redazione | 4 Giugno 2013

Gaming

Chiunque abbia un account su Facebook avrà  sicuramente ricevuto almeno una volta un invito a giocare con Farmville o ad […]

logo zyngaChiunque abbia un account su Facebook avrà  sicuramente ricevuto almeno una volta un invito a giocare con Farmville o ad altri social gaming di Zynga, che negli anni sono riusciti a ottenere un’ampia popolarità  e consenso. Purtroppo Zynga non è stata altrettanto rapida a cavalcare l’onda del social gaming sugli smartphone e in generale sui dispositivi mobili e oggi ne paga il prezzo.

L’azienda ha annunciato una drastica riduzione di personale (usciranno 520 persone) pari al 18% dello staff e la chiusura degli uffici di New York e Los Angeles, proprio per concentrare tutte le risorse sul mobile e lo sviluppo delle relative app di giochi. Il gruppo che ha circa 2.900 dipendenti riuscirà  con questa operazione a ridurre i costi di 80 milioni di dollari, e manterrà  aperti gli uffici a San Francisco, Pechino e Bangalore.

Le ragioni di questa cura dimagrante sono da trovare nel rapido declino del business di Zynga sul web, a mano a mano che il social gaming si andava spostando su mobile, e nell’incapacità  del management di buttarsi rapidamente su questo settore. La società  che è quotata in borsa (il prezzo delle azioni è sceso dai 10 dollari del collocamento a 3 dollari) ha perso anche valore in termini di capitalizzazione sul mercato passando da 7 a 2,4 miliardi di dollari. Mark Pincus, Ceo dell’azienda, ha fatto sapere che la piattaforma Farmville continuerà  a essere supportata e potenziata, dando vita anche a nuove social experience come la recente County Fair che conta 39 milioni di giocatori al mese, sebbene sia disponibile solo su web. Ma certo la parabola di Zynga è indicativa di come nell’era dei social network e del mobile si debba reagire in fretta alle tendenze del mercato.